Nonostante il tono bonario, di pura scuola gaffuriana, e la genetica tendenza a scartavetrare gli angoli di ogni polemica oggi Stefano Fanetti, capogruppo del Pd, si strappa di dosso giacca e pashmina radical chic e veste, più appropriati, elmetto e mimetica.
Nessuno sconto per il sindaco Mario Landriscina e per la sua vice, Alessandra Locatelli. Certamente l’intervista che il primo cittadino ha rilasciato martedì scorso a ComoZero ha un ruolo nel ribollire fanettiano ma oggi sembrano più scoppiare mesi di insofferenza e fastidio.
Cosa succede, Fanetti?
Sapere di un sindaco che dopo pochi mesi di mandato annuncia “non mi ricandiderò”, mi preoccupa molto. Le dichiarazioni che vi ha rilasciato sono cose che, francamente, non si possono sentire: è un’implicita ammissione di impotenza. Evidentemente si trova in enormi difficoltà, la città non può permettersi un sindaco demotivato per altri quattro anni. Sia chiaro: è stato eletto ed è legittimato a governare. Però non deve farlo a tutti i costi. Deve cominciare a affrontare temi più rilevanti di quelli portati avanti fino a oggi che, tutto sommato sono ordinaria amministrazione per un primo cittadino. Lucini, concedetelo, ha affrontato, anche personalmente, vicende ben più importanti
Poi c’è la questione del vicesindaco, oggi deputato
Alessandra Locatelli è la vera guida di questa amministrazione
Cioè?
E’ lei a dare le carte, non è un mistero: alla fine di ogni vicenda rilevante Landriscina sposa sempre la linea della Lega. Adesso che Locatelli sarà spesso a Roma mi chiedo cosa farà il primo cittadino. Peraltro il ruolo di vicesindaco è anche di supplenza. Se Landriscina non potrà partecipare a un consiglio e la sua vice sarà in parlamento, io chiedo, cosa accadrà?
Quindi chiede che Locatelli lasci la carica?
Per forza, deve lasciarla. Mi pare che velate richieste in questo senso siano arrivate anche dalla maggioranza. Quando Alessio Butti, vicesindaco di Alberto Botta, fu eletto in parlamento, si dimise dal ruolo. Abbiamo un precedente di buon senso, per quanto ci si possa sforzare l’impegno in parlamento è gravoso. Peraltro mi chiedo come Locatelli possa anche solo gestire l’assessorato ai Servizi Sociali. Non è una delega solo di visione, è un lavoro fatto di rapporti quotidiani, di prossimità di impegno costante sul pezzo. Comunque mi preoccupa di più la posizione del sindaco
Per il rapporto col Carroccio?
Landriscina è succube e subalterno alla Lega. Sono mesi che l’agenda è dettata da loro, non di parla d’altro che di sicurezza e immigrazione, come un mantra. Temi importanti su cui la stessa maggioranza ha chiesto un approccio serio e scientifico ma senza esito. E comunque non possono essere gli unici argomenti. Non possiamo confrontarci solo sulle panchine da togliere ai migranti. Non c’è nessuna idea originale
E’ stato appena presentato il progetto giardini
Appunto. Avete capito cosa vogliono fare? Mi pare vi sia una posizione schizofrenica. Poi c’è piazza Roma. Il sindaco ammette: non sapeva fosse Ztl, sorvoliamo. Ma cosa vogliono fare? Certo non vogliono smentire le promesse della campagna elettorale. Dovrebbero con onestà, ammettere, ci siamo sbagliati e torniamo indietro. La toppa (cioè l’ipotesi di parcheggi a prenotazione, Ndr) è peggio del buco
Stasera c’è consiglio
E sarà il solito dibattito interno alla minoranza: Rapinese, Pd, 5Stelle, Magatti e Svolta civica. La maggioranza dovrebbe cominciare a dire qualcosa, altrimenti anche loro saranno sempre ostaggio della Lega
Un commento
Landriscina si è reso conto che non è solo impreparato politicamente ma è soldato della Locatelli ed inoltre si isola sempre più dal resto della sua maggioranza. Non a caso due consiglieri sono già usciti e forse altri si accoderanno. Con Locatelli parlamentare, Landriscina diventerà un perfetto yes man . L’amministrazione non sarà in grado di risolvere i problemi importanti (Ticosa , Como depur. Ecc) la soluzione è tutti a casa e nuove elezioni.