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Mancuso: “Traffico e smog, la zona nord di Como soffoca. Aria pessima e code, Comune e Regione agiscano”

“Il traffico in uscita forzata dall’autostrada A9 per lavori in corso e il forte passaggio in entrata e in uscita dal valico di Ponte Chiasso si ripercuotono da tempo sulla viabilità della zona di Como Nord, e in particolare a Monte Olimpino. I residenti, esasperati per le code e l’aria pessima, hanno richiesto a più riprese un intervento del sindaco di Como che, però, si limita a rispondere di non poterci fare nulla” dichiara in un comunicato diffuso oggi 18 aprile il segretario del circolo PD Como Circoscrizione 8 “Elide Greco” Massimo Mancuso.

“L’inquinamento dell’aria riguarda la salute di tutti noi, dell’intero nostro ambiente, ed è facile accorgersi che, quella che stiamo respirando a Monte Olimpino, è tutt’altro che salutare – denuncia – La conferma della presenza di livelli preoccupanti di inquinamento atmosferico nella nostra città viene da rilevamenti effettuati tra febbraio e marzo 2023 in vie a elevata presenza di traffico dal Circolo comasco “Angelo Vassallo” di Lega Ambiente. Rilevamenti poi esposti e analizzati in un dossier a cura dello stesso Circolo, in collaborazione con la sezione di Como di Medici per l’Ambiente, nell’ambito di una campagna organizzata nelle aree cittadine e provinciali di Milano e Roma, dedicata in particolare alla pericolosità del biossido di azoto. In sintesi, risulta che i dati relativi alle polveri sottili PM10 e ad altri dannosi inquinanti, che derivano principalmente dai motori, hanno più volte superato i limiti previsti dalle normative nazionali ed europee, come purtroppo accade spesso in tutta l’area padana, tra le più inquinate d’Europa”.

“I residenti, esasperati per le code e l’aria pessima, hanno richiesto a più riprese un intervento del Sindaco di Como che, però, si limita a rispondere di non poterci fare nulla – prosegue – Noi, invece, come cittadini nella zona nord della città e appartenenti al Circolo PD – che comprende le zone di Monte Olimpino, Sagnino, Ponte Chiasso e Tavernola – non intendiamo fermarci alla presa d’atto della situazione, ma riteniamo non procrastinabile sollecitare le istituzioni a un’azione più incisiva. La nostra città risulta essere fanalino di coda rispetto agli strumenti di rilevamento, avendo una sola centralina ARPA ubicata in Viale Cattaneo. Pertanto, alla Regione Lombardia chiediamo l’installazione di almeno altre due centraline in città per ottenere maggiore accuratezza dei rilevamenti. Si pensi, per esempio, alla congestionata Via Bellinzona che porta al confine svizzero e alla zona sud che parimenti comporta un numeroso traffico di autoveicoli in entrata e in uscita dalla convalle quotidianamente”.

 

“All’Amministrazione Comunale chiediamo iniziative adeguate e tempestive a cui le persone risiedono, che lavorano, che si muovono per o verso la città sia con i mezzi che a piedi, che vengono a goderne della bellezza, hanno diritto. Serve un piano ampiamente articolato, basato su una diversa visione della mobilità sia sul territorio cittadino che provinciale e del carico turistico che inevitabilmente acuisce il problema; servono coraggio e un confronto a più voci nel considerare soluzioni a breve e lungo termine già studiate e adottate in territori con una configurazione simile alla nostra città; serve un’opportuna informazione del fenomeno inquinamento che favorisca la diffusione di buone pratiche da mettere in atto avendo tutti, utenti e amministratori, maggiore consapevolezza dei danni provocati, sia alla salute di persone di ogni età sia all’integrità dell’ambiente naturale e artistico, patrimoni dell’intera comunità. Quando siamo bloccati in code interminabili, ovunque e ormai quotidianamente, nel territorio cittadino ed extra urbano, non deve più bastarci imprecare alla mala sorte!” conclude.

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