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Negretti mette la politica alla prova: “Servono 4 persone. Chi fa i turni a Emergenza Freddo?”

Ora è arrivata la prova del nove, per usare un’antica espressione. L’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti, ieri sera ha pubblicamente invitato tutti i consiglieri e tutta la giunta a mettersi a disposizione per coprire alcuni turni di Emergenza Freddo, il servizio di assistenza ai senzatetto che partirà al centro Cardinal Ferrari di Como dalla notte del primo novembre.

“Dopo l’incontro di mercoledì sera al Tavolo della Grave marginalità – ha detto Negretti rivolta all’assemblea riunita – sono a chiedervi a nome di Paola Della Casa e di tutte le associazioni di valutare questa proposta. Noi come consiglio e come giunta possiamo comprare, passatemi questo termine, un intero turno da dedicare a tutto il periodo dell’Emergenza Freddo”.

“In tanti hanno espresso buoni propositi – ha aggiunto l’assessore – Io credo che l’unione faccia la forza. Siamo in tanti: servono quattro persone, o tre uomini e una donna, o due uomini e due donne. Potremmo arrivare a fare due o tre turni settimanali, sabato, domenica e festivi compresi. Chiedo a tutti la vostra collaborazione”.

Brusio in aula, seguito da precisazione: “Non ho detto che qualcuno si sottrae”. E allora non resta che attendere di conoscere chi si proporrà tra gli amministratori.

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4 Commenti

  1. E’ divertente. Il Comune non fa nulla ma, in compenso, l’Assessore, che dovrebbe far qualcosa, invita i colleghi al dopolavoro.
    No, non si risolvono così i problemi.
    I politici si votano perché trovino le soluzioni per risolvere i problemi, i cittadini pagano le tasse per consentire ai politici di finanziare le loro soluzioni dei problemi. I dirigenti amministrativi agiscono per attuare le soluzioni dei politici utilizzando le risorse rese disponibili dalle tasse dei cittadini.
    L’emergenza dei senza tetto è un problema. Si attende dal “buon” Sindaco e dai suoi compagni di viaggio delle soluzioni strutturali per risolvere il problema, si chiede di finanziarle con i soldi messi a disposizione dalla collettività e di vigilare che le azioni amministrative siano coerenti con queste soluzioni. Il volontariato è un’altra cosa. L’impegno di Lissi, Maesani, Fanetti, ecc esula dal loro essere politici. Entra nella loro sfera personale…..non fanno volontariato per scelta politica ma per scelta personale. Ci mancherebbe altro.
    Non funziona così! Si è capaci di regalare soldi ai ricchi “bottegai” del centro e del Mercato coperto ed elemosinare l’impegno dei volontari per risolvere i problemi veri. Complimenti!

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