Sull’oscuro episodio di due notti fa, con gli spari a salve contro un migrante in via Grilloni, a Rebbio, interviene con una nota Luigino Nessi, portavoce de “La Prossima Como”.
“In certi momenti si usano Rosari e si invoca la Madonna – afferma Nessi con un chiaro riferimento a Matteo Salvini – Prima però sono state tolte le panchine, si sono usati getti d’acqua per intimidire i senza dimora e si sono proibite le colazioni alle persone che dormono a San Francesco. Oggi si vorrebbe proibire di concedere spazi alla preghiera, si vogliono creare zone rosse, addirittura si vogliono impedire di salvare presone dal naufragio. Tutto il contrario di quello che propongono il Rosario e la Madonna”.
Poi, il commento con riferimento ai fatti di Rebbio.
“C’è nel nostro Paese e nella città un’aria di intolleranza che interventi di politici nazionali e locali, con irresponsabilità che li rende colpevoli favoriscono – aggiunge l’Abbondino d’Oro ed ex consigliere comunale – Che un delinquente spari contro una persona che da 15 anni lavora nel nostro Paese, è in regola e contribuisce alla sua crescita. Che si spari ad un cittadino che esce dalla preghiera è un fatto gravissimo che deve far riflettere sul “momento” che stiamo vivendo”.
“La destra vuole un paese nel quale tutti possano possedere un’arma e usarla questo permette a persone di immaginarsi “giustizieri della notte” creando in pratica insicurezza – conclude Luigino Nessi – Noi, La prossima Como, condanniamo l’episodio di violenza, ma soprattutto ci impegneremo, come del resto abbiamo sempre fatto, a cambiare la mentalità di questa città, tornando a farla essere accogliente e aperta con tutti, come è stata in passato e come il suo ruolo di Città Messaggera di Pace richiede”.