Il consigliere regionale comasco del Movimento Cinque Stelle, Raffaele Erba, ha deciso di condurre fino in fondo e con tutti i mezzi possibili la battaglia contro l’ingresso dei pentastellati nel governo Draghi.
Una battaglia peraltro evidentemente condivisa da quasi il 40% dei votanti sulla piattaforma Rousseau, alla luce del primo voto sull’entrata o meno nel nuovo esecutivo.
E’ di poche ore fa l’annuncio del premier dell’intera squadra dei ministri, ma è proprio sulla base delle nuove informazioni che ora Erba – sposando una petizione lanciata su Change.org da un altro pentastellato, il cremasco Christian Di Feo – chiede che la base dei Cinque Stelle torni a votare su Rousseau per confermare o smentire il primo esito favorevole all’entrata nell’esecutivo. Evidentemente, la lista dei ministri non è piaciuta (qui tutti i nomi).
Dunque Erba rilancia su Facebook la raccolta di sottoscrizioni digitali diretta a Beppe Grillo, scrivendo testualmente: “Accetto il voto degli iscritti al M5S di formare un Governo con Mario Draghi premier. Non posso accettare questa compagine di Governo”.
Questo il testo.
Alla cortese attenzione del Garante del M5S
Gent.mo Garante del MoVimento 5 Stelle, Giuseppe Piero Grillo
Alla luce della compagine di Governo indicata dal Presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, che si è espresso pubblicamente ieri per la prima volta dopo le consultazioni, siamo a chiedere di mettere ai voti su Rousseau la scelta di dare la fiducia a questo Governo, affinché vi sia il pieno consenso o meno da parte degli iscritti. Reputiamo infatti che solo ora, messi a conoscenza di tali informazioni, sia possibile esprimere un voto pienamente consapevole.
Chiediamo un suo celere riscontro pubblico,
Cordiali salutiGli iscritti del M5S
Un commento
È divertente la dinamica di confronto che c’è all’interno del Movimento 5Stelle. Sembra tutto tremendamente serio. Ogni decisione è subordinata al rito della votazione sulla piattaforma Rousseau. Da questa votazione dipende il destino del nostro Paese, delle nostre Famiglie perfino di Noi stessi! Durante il voto iniziano i distinguo: il quesito invita a votare in un modo piuttosto che in un altro, ma veramente? Forse sì, forse no. Dopo l’esito sorgono dei dubbi se quello che è avvenuto sia effettivamente in linea con quello che la maggioranza aveva votato, ma veramente? Forse si, forse no. Se è così, il Paese è in pericolo, ma veramente? Forse sì, forse no. Sarebbe opportuno rivotare sulla piattaforma Rousseau? Forse si, forse no. Insomma, il Movimento 5Stelle sembra tremendamente serio ma non lo è. Anzi più vanno avanti e più ci scappa da ridere!