Ha qualcosa di epocale (nel suo piccolo, naturalmente) la presa di posizione ufficiale della comaschissima portavoce regionale dei Verdi, Elisabetta Patelli, su due maxiprogetti in fase di partenza a Como: la riqualificazione dell’immenso, doppio comparto ex Lechler-ex Albarelli (foto sotto) a Ponte Chiasso (qui il progetto di massima) e quella della zona ex Scalo Merci in centro città (qui il progetto), entrambi appena approvati dalla giunta pur con qualche richiesta di miglioria ai proponenti.
L’ambientalista – che certo non è nota per essere particolarmente malleabile e altrettanto sicuramente non si può ascrivere al campo politico del centrodestra (nel 2017 sostenne Maurizio Traglio) – concede una apertura di credito ai due interventi promossi dai privati e “accompagnati” dal Comune di Como.
Un parere generale, per ora, alla luce degli elementi pubblici non ancora conosciuti nei dettagli. E c’è da star certi che la storica e battagliera ambientalista, e con essa tutti i Verdi, saranno pronti a occupare la scena se alla fine i due progetti si rivelassero meno convincenti di quel che appare finora.
Ma, nello stesso tempo, un ufficioso disco verde agli interventi – benché con precise raccomandazioni – c’è. E per l’assessore all’Urbanistica, Marco Butti, si può ipotizzare un (mezzo, temporaneo) sospiro di sollievo.
Pubblichiamo di seguito il parere di Patelli, che pure comprende molte indicazioni per migliorare e integrare le proposte generali note finora.
Apprendiamo positivamente l ‘intenzione di riqualificare due aree degradate della città e della periferia, in due situazioni molto diverse ma ugualmente delicate. Non abbiamo visto i progetti, ma avanziamo due richieste che a nostro parere dovrebbero essere requisiti fondamentali di progetto.
1) Nel caso Lechler-Albarelli, andando a creare poli di forte attrazione in un quartiere già sottoposto a forte stress viabilistico, di transito merci e di smog, è necessario:
– predisporre tutti gli accorgimenti viabilisti e di sosta necessari alle nuove dotazioni ma anche alle preesistenti necessità di sosta del quartiere, sia per i residenti sia per le attività commerciali esistenti;
– dato l’alto tasso di inquinamento locale , la progettazione di spazi aperti e a verde che costituiscano un luogo del ritrovo ma anche un piccolo polmone verde per i residenti. L’area vasta offre ampi possibilità progettuali in tal senso;
– il tutto, affinché l’intera operazione non si limiti semplicemente alla cementificazione di uno spazio vuoto, ma sia occasione di riqualificazione di un quartiere che merita un’attenzione diversa.
2) Per quel che riguarda l’ex Scalo Merci raccomandiamo:
– la richiesta di spazi per la sosta lunga, cioè dei pendolari, quindi a tariffa agevolata, con particolare attenzione alla ampliamento della funzione di interscambio ferro-gomma;
– la riorganizzazione complessiva da parte della Amministrazione(essendo prevista qui area)per pullman turistici, della sosta di questi mezzi ,togliendola dalla piazza Roma e da altri luoghi di pregio ambientale e turistico della città.
Elisabetta Patelli