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Politica

Clamoroso in Provincia, l’assemblea dei sindaci non vota Rapinese presidente ed elegge Fornasiero (Fino)

Clamoroso esito a sorpresa dall’assemblea dei sindaci Ato della provincia di Como, riuniti oggi a Villa Gallia (foto di copertina). In ballo, per l’organismo territoriale in stretta connessione con Villa Saporiti, c’era anche l’elezione del nuovo presidente. Un passaggio che, sul Lario, ha sempre seguito una sorta di tradizione: il primo cittadino del capoluogo, come infatti era accaduto con Mario Landriscina nello scorso mandato, era sostanzialmente sempre il presidente designato e poi eletto. E anche in questa occasione, le cose sembravano destinate a proseguire in questa direzione. Almeno fino alla riunione di stasera.

Al momento del voto, infatti, in chiara opposizione alla candidatura “naturale” alla presidenza del sindaco di Como Alessandro Rapinese è spuntata anche quella di Roberto Fornasiero, primo cittadino di Fino Mornasco, pare maturata nelle ore della vigilia in maniera trasversale. E alla fine, infatti, ecco la sorpresa dalle urne, che molti, ufficiosamente, spiegano come la volontà della gran parte dei sindaci del territorio di dare un segnale forte Rapinese e alle troppe polemiche innescate dal sindaco di Como con i Comuni della provincia (da Cernobbio per il Natale alle volontà di “annessione” dei paesi confinanti, ipotesi peraltro seccamente respinte dai diretti interessati).

Dunque, i numeri impietosi finali: nuovo presidente dell’Assemblea dei sindaci lariani è stato eletto il sindaco di Fino Mornasco Roberto Fornasiero (a lui 53 voti, solo 4 per Rapinese, una nulla e una bianca) e per la prima volta a capo dell’organismo di rappresentanza delle fasce tricolori comasche non ci sarà il primo inquilino di Palazzo Cernezzi.

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24 Commenti

  1. Ha descritto molto bene il sindaco di Fino Mornasco e la realtà in cui opera. Rapinese non lo conosco, ma dalle cronache giornalistiche che sento, la mia impressione è che sia un po’ troppo esaltato, sarebbe consigliabile un po’ più di umiltà.

  2. Confermo tutto. Senza dover per altro mai apparire a tutti i costi. Arrivato in cc in punta di piedi da subentrante, è stato proposto come candidato sindaco dalla lista Progetto per Fino, movimento civico che ha saputo rinnovarsi negli anni amministrando per quasi due lustri! Ha vinto le elezioni con un risultato nettissimo, raccoglie ancora più consensi tra i cittadini finesi da amministratore. Aperto, disponibile e sempre pronto al dialogo. L’esatto opposto di Rapinese

  3. @Gelindo: se vuoi raccontatela così, peccato che in tanti Comuni i sindaci siano eletti con liste civiche, spesso slegate dai partiti. Il sindaco di Fino ne è un esempio.
    Rapinese non piace, ad eccezione dei suoi ultras.

  4. L’aspetto curioso è che Roberto Fornasiero è stato eletto Sindaco con una lista civica. Non si è mai schierato a favore di nessun partito e non è stato mai schierato da nessun partito. Mi dicono che ha ottimi rapporti sia a centrosinistra, sia con il Terzo Polo e sia con esponenti di spicco di Lega e del centrodestra. Mi dicono anche che sia un ottimo Amministratore con un forte senso delle istituzioni e molto attento ai problemi, anche sociali della cittadinanza di Fino. È subentrato in continuità a un altro ottimo Sindaco, Giuseppe Napoli, e ha proseguito senza personalismi il piano sulla viabilità del suo predecessore (il sottopasso della stazione, le rotatorie, ecc.ecc.). Sta promuovendo un piano di riqualificazione del il patrimonio comunale (ricostruzione della scuola per esempio). Ha una giunta giovane, brillante e molto affiatata; un gruppo politico coeso, esperto che lo consiglia al meglio. Per intendersi, è un bravissimo Sindaco come del resto molti di quelli che lo hanno votato. Evidentemente gli è stato riconosciuto tutto quello che ha di diverso da Rapinese Sindaco. Ci sta.

  5. Bravo sig. Gelindo, è proprio una vendetta !!! Vecchio sistema di far politica, i risultati li vediamo anche a livello nazionale. Il livello e bassissimo è gli attori sono sempre quelli. Potrà anche non piacere il Rapi, ma la città ha provato a cambiare. POPOLO SOVRANO……

  6. Dice il detto “aiutati che il ciel t’aiuta”. Ma quale aiuto potrà mai darsi chi non vuole cogliere il buono nelle proposte dell’opposizione, nega dignità al dissenso con arroganza e cancella l’interlocuzione con le persone ree di aver espresso pareri contrari? Il Sindaco è colui che per primo dovrebbe garantire il rispetto, l’ascolto e l’attenzione per la città tutta, anche per chi non lo ha sostenuto. Senza augurare il male a nessuno è pertanto comprensibile nonché umano il sentimento di sfiducia in relazione agli avvenimenti, ovvero il timore che le sfide sul piano personale anziché sul terreno delle idee e dei progetti non porti questa amministrazione ad alcun traguardo. In un momento di incertezza e crisi di valori come questo, un buon Sindaco dovrebbe fornire esempio di solidarietà e dialogo, mostrare sguardo lungimirante verso il futuro, anziché continuare a polemizzare con arroganza nella logica del “con me o contro di me” che altro probabilmente non attesta se non insicurezza sulle proprie capacità. Chiediamoci se Como meriti così poca fantasia e curiosità al potere, rinnegando in tal modo le virtù che l’hanno resa in passato esempio di operosità e saggezza nel mondo.

    1. Rapinese paga l’incapacità di sostenere una discussione in cui qualcuno non la pensa come lui.

      Un’assemblea di sindaci come mai avrebbe potuto votare uno incapace di dialogo?

  7. Poveretti !!!! sono tutti risentiti, purtroppo per loro chi ha voglia di cambiare da fastdio. Il Rapi ha le spalle larghe, la schiena non la piega. Avanti tutta Sindaco, loro rappresentano il sistema…. È un onore non rappresentarli

    1. Povero pifferaio, tutti contro di lui, i poteri forti e i vipponi coalizzati, complotto mondiale dei rosiconi, nel frattempo si segnalano numerose defezioni anche tra i 14067 ingenui fanciulli comaschi che l’hanno votato, agli irriducibili consiglio di farsi tatuare sul petto il suo barbuto faccione

    2. Caro Mario, ma quale popolo sovrano?
      Di 72.132 cittadini aventi diritto di voto, solo 14.067 hanno votato Rapinese. Non è certo stato un plebiscito. Se poi lei è così soddisfatto della rappresentanza di questo sindaco, buon per lei, io al contrario me ne vergogno e non per le sue ideologie, ma perché manca totalmente di sostanza

  8. chi semina veto raccoglie tempesta.
    Chi semina tempesta, cosa raccoglie?
    Rapinese non può rappresentare che se stesso. Però questo è un problema enorme perchè Como è capoluogo e dovrebbe tessere reti interne e connettere con l’esterno: Milano, Lecco, Varese e Lugano.
    Chi l’ha votato che cosa pensava di ottenere?

  9. Povero Rapi #orapuoi dire un’altra volta che è colpa del Prefetto, dei dirigenti e, perché no, anche degli Amici di Como. Che smacco nei giorni di presentazione del libro…..

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