Polemica “sanitaria”, questa sera, in consiglio comunale a Como. Alessandro Rapinese ha attaccato la giunta – e in particolare il sindaco Mario Landriscina – per il presunto mancato utilizzo dei defibrillatori presenti in Comune (3 in totale, due da tempo e uno donato lo scorso dicembre). In sintesi, l’ex candidato sindaco ha affermato che l’amministrazione non avrebbe ancora installato nelle apposite teche due defibrillatori (uno del 2007, l’altro donato il 22 dicembre 2017) accusando il sindaco ed ex direttore del 118 Mario Landriscina di “sciatteria”. Tra l’altro, Rapinese ha anche portato in aula una teca allarmata di un defibrillatore e l’ha aperta, facendo squillare la sirena in aula per qualche secondo.
Dopo le accuse, però, l’assessore al Personale Elena Negretti ha smentito il consigliere di opposizione.
“Quando ci siamo insediati – ha detto Negretti – i defibrillatori già presenti erano due e non uno, ma non erano utilizzabili perché con gli elettrodi e le batterie scaduti. Li abbiamo fatti sostituire e dunque ora sono funzionati. Ma non solo – ha aggiunto Negretti – perché i due defibrillatori sono disponibili: uno al Comando della Polizia locale e uno all’Anagrafe, dove nello specifico abbiamo chiesto una teca per il posizionamento all’esterno degli uffici così da essere utilizzabile sempre, anche in caso di chiusura. Su quello donato il 22 dicembre scorso, infine, stiamo valutando il posizionamento all’esterno del palazzo comunale sempre per la stessa ragione, cioè perché sia accessibile sempre e anche nei giorni con il Comune chiuso. Per tutti e tre, inoltre, abbiamo già compilato i moduli da inviare all’Areu per indicare i posizionamenti e l’utilizzo”.
5 Commenti
Nel titolo c’è scritto che Negretti mi avrebbe smentito. Esattamente in cosa mi avrebbe smentito?
Sembra che non ci sia proprio nulla sotto controllo in Comune …. Mah! Però sorge spontanea una domanda: dal 2007 ad oggi nemmeno Rapinese sapeva dei defibrillatori?
Decreto 18 marzo 2011
Determinazione dei criteri e delle modalita’ di diffusione dei defibrillatori automatici esterni di cui all’articolo 2, comma 46, della legge n. 191/2009. (11A07053)
(G.U. Serie Generale , n. 129 del 06 giugno 2011)
Allegato A:
L’autorizzazione all’uso del defibrillatore semiautomatico,
in sede extra ospedaliera, e’ nominativa ed ha la durata di dodici
mesi.
Il rinnovo di autorizzazione all’uso del defibrillatore
semiautomatico e’ accordato, ogni dodici mesi, previa verifica della
permanenza dei criteri autorizzativi.
e) Presso le aziende sanitarie locali e le aziende ospedaliere
e’ depositato l’elenco dei defibrillatori semiautomatici con la
specifica del modello e della sede ove sono disponibili, nonche’
l’elenco delle persone che possono utilizzare.
DURATA E COSTI CONSUMABILI PHILIPS
https://www.defibrillatori-online.com/?utm_source=google&utm_campaign=01-def&gclid=COLG4IaMotQCFccy0wodwWMFpQ#form
Ogni 2 anni è necessario sostituire gli elettrodi
Ogni 4 anni è necessario sostituire la batteria
Non è vero che gli elettrodi del defibrillatore dell’anagrafe erano scaduti! L’apparecchio è perfettamente funzionante, pronto all’uso e quotidianamente controllato.
per quello donato il 22 Dicembre “stiamo valutando il posizionamento all’esterno del palazzo comunale sempre per la stessa ragione, cioè perché sia accessibile sempre e anche nei giorni con il Comune chiuso” fate pure con calma la vostra VALUTAZIONE che sono passati solo 4 mesi. Finita la valutazione ci sarà il lungo periodo necessario all’installazione (studio, incarico, ecc) quindi forse per l’autunno sarà installato. ma perchè meravigliarsi? L’assessore Negretti è una dipendente pubblica e i tempi lunghi non la meravigliano nè la spaventano. Tanto meno la stupiscono. Bel coraggio !!!!