Qualche giorno fa la rissa alla mensa per senzatetto del Don Guanella di Como (via Tommaso Grossi). Oggi l’annuncio del sottosegretario all’Interno, il leghista Nicola Molteni.
Fratture e ferite: maxi rissa tra pakistani e somali al Don Guanella. Quattro arresti
Con bilancio dei centri di accoglienza chiusi in provincia e attacco alla sinistra.
Oggi uno dei 4 immigrati che ha causato la rissa alla mensa dei poveri Don Guanella a Como sarà espulso dal territorio nazionale. Oggi stesso sarà accompagnato al Centro Permanente rimpatri CPR di Roma e successivamente rimpatriato grazie al lavoro delle forze di polizia e ai Decreti Sicurezza di Matteo Salvini.
In meno di un anno sono stati chiusi circa 30 centri di accoglienza per immigrati in provincia di Como: a Como, Cantù, Mariano, Orsenigo, Lomazzo, Cermenate, Fino Mornasco, Olgiate Comasco, Tremezzina, Maslianico, Grandate, Inverigo e Pontelambro.
Meno disagi a cittadini, sindaci e amministratori locali.
I dati ufficiali certificano un drastico calo dei richiedenti asilo sul territorio comasco. Oltre 800 richiedenti asilo in accoglienza in meno rispetto al 2016 e oltre 400 in meno rispetto al 2018. Dai 1911 immigrati del 2016 ai 1158 del 2019.
Il che vuol dire tante risorse pubbliche risparmiate e investite in sicurezza e ordine pubblico. La sinistra apriva Centri di Accoglienza scaricandoli sui territori e sui sindaci, noi li chiudiamo passando dalle parole ai fatti!
Sono inoltre drasticamente crollate le riammissioni dalla Svizzera grazie alla riduzione dell’80% degli sbarchi e al coraggio e alla determinazione di Matteo Salvini! Sono orgoglioso del lavoro fatto. Abbiamo invertito il trend rispetto ai governi di sinistra bloccando l’immigrazione e aumentando i controlli di sicurezza sul territorio comasco!”
8 Commenti
Per forza
Li lasciate affogare in mare o morire nei lager libici!
Ha perfettamente ragione! È vergognoso impedire alle navi nel Mediterraneo, in spregio ai valori espressi dal Diritto del Mare, di soccorrere i naufraghi condannandoli a morte sicura. Non si comprende se è disumanità o più semplicemente ottusità. Guardando i personaggi e il loro modo di affrontare i problemi, propendo per la seconda ipotesi.
Il Presidente del Consiglio dice che i migranti sono un’ossessione per il “capitano” e, io aggiungo, per il suo “vice”. Per me la loro non è un’ossessione, è il solo ed esclusivo argomento della loro infinita e sempre più stucchevole campagna elettorale.
Il loro Governo al capolinea a causa di una sterilità imbarazzante e l’Amministrazione di Como a trazione leghista è la peggiore che si ricordi. Nonostante ciò il nostro “vice” ci rammenta che lui “non accoglie” e ai poveracci, ai mendicanti, ai “negher”, a chi sta peggio insomma gli fa un “c….. così”!
Da bravi “balletti di quartiere” sono sempre più deboli con i più forti e sempre più forti con i più deboli.
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“Oltre 800 richiedenti asilo in accoglienza in meno rispetto al 2016 e oltre 400 in meno rispetto al 2018. Dai 1911 immigrati del 2016 ai 1158 del 2019.”
1911 – 1158 = 753
Chiedo scusa per la mia ignoranza, ma non ho capito quasi nulla del commento del sig Mario, anche perché l ‘articolo consiste prevalentemente nel riportare le parole del sottosegretario Molteni, senza alcuna presa di posizione. Così mi pare. Ma forse sono io la lettrice ” non consapevole “.
No Roberta, non era assolutamente riferito a lei. Anche perché il suo commento, che apprezzo e condivido, dimostra che lei è tutt’altro che inconsapevole.
Lei coglie nel segno quando afferma che l’articolo consiste prevalentemente nel riportare le parole del sottosegretario.
Ecco, è proprio questo che mi infastidisce. Mi piacerebbe che i giornalisti non si limitassero a “riportare”, ma che, soprattutto nell’ambito di questioni così delicate e complesse come quelle della grave marginalità e delle migrazioni, approfondissero (in linea o in opposizione a quanto espresso dal politico di turno non importa, l’importante è che approfondiscano) e ci mettessero del loro, smarcandosi dal dannoso livello di semplificazione che l’attuale politica continua a propinarci.
Bravi ragazzi, fate sponda all’insulsaggine con le vostre pennette digitali e sputtanate i temi delicati in 1000 battute, che vi guadagnate i vostri bei click di pancia. Poi la consapevolezza del lettore dove va non è responsabilità vostra. Vi dimostrate certamente giornalisti coraggiosi nel mantenere lo stile della testata perfettamente in linea con il sintetico terra-terra di questi patetici tempi.
Il sottosegretario rivendica che i centri per immigrati sono stati chiusi, ma non dice che fine hanno fatto queste persone, con tutti i loro problemi e disagi (e anche risorse, visto che in molti comuni si offrivano per lavori socialmente utili, pulizia del verde pubblico eccetera). Questa indifferenza – del nostro governo e della benestante Europa – mi ricorda le parole di Caino: “Son forse io il custode di mio fratello? “