RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Politica

Rsa, i due fronti comaschi a Roma. Braga: “Lombardia, numeri reali agghiaccianti”. Locatelli: “Conte se ne lava le mani”

EDIT (19.58):

Rsa, i numeri campione dell’Iss. Lombardia shock: “Morti confermati Covid e con sintomi simil influenzali sono il 51,3%” 

 

 

(18:47) Il tema delle Rsa, anche in provincia di Como, è rovente da giorni. Abbiamo documentato diverse realtà dove gli ospiti positivi al Covid sono aumentati decisamente:

Rsa comasche: tutte le cronache

Così da due parlamentari comasche arrivano, fatalmente trovandosi una in maggioranza e l’altra all’opposizione, sguardi molto diversi sulla questione.

Dal Pd, con il collega senatore Alessandro Alfieri, arrivano le parole della deputata Chiara Braga: “In queste settimane diverse case di riposo della Lombardia sono state travolte dai contagi da coronavirus – dicono- e non si contano purtroppo più gli appelli di Sindaci, rappresentati dei lavoratori e familiari preoccupati per la salute degli ospiti e del personale. A questi appelli, Regione Lombardia da sola non riesce a rispondere come dovrebbe per provare a risolvere questo drammatico fronte dell’emergenza. Abbiamo quindi chiesto, ancora una volta, un aiuto alla Protezione civile nazionale, d’intesa con le Prefetture dei nostri territori, e il primo risultato ottenuto è che nei prossimi giorni arriveranno in Lombardia altri 25 medici.

“E’ questo un primo passo – continuano Braga e Alfieri – ma siamo già al lavoro per far arrivare nei prossimi giorni altro personale medico e infermieristico. Ora è fondamentale che la Regione assegni una quota importante di questo personale sanitario all’ATS Insubria e che la stessa agenzia sanitaria di Varese e Como, piuttosto che dire che è tutto sotto controllo, non nasconda le criticità e si batta per aver il maggior numero di personale possibile tra quelli che vengono inviati da Roma”.

Di tutt’altro tenore la lettura dell’ex ministro, deputata della Lega, Alessandra Locatelli che punta il dito contro il governo, ed è durissima:

“Bocciato dal governo anche in commissione affari sociali l’emendamento Lega sulle linee guida per Strutture residenziali che potrebbe garantire la distribuzione in via prioritaria dei DPI, nel rispetto della vita delle persone più vulnerabili e del lavoro di cura del personale sanitario delle strutture. Dal 31 gennaio, data in cui il governo ha proclamato l’emergenza sanitaria, si è completamente dimenticato delle strutture che ospitano le fasce più deboli della popolazione. Non si tratta di competenze ordinarie o di materie concorrenti, ma di un’emergenza globale, con un governo che trova più comodo scaricare su altri enti le proprie mancanze nella gestione. O quindi Conte e soci non si sono accorti di quello che stava succedendo ai nostri anziani, o questo è un esecutivo irresponsabile che non ha pensato che fosse un suo compito affiancare chi è più a rischio. Occorre chiarezza e soprattutto chi governa deve tutelare la salute di tutti i cittadini, in particolare dei più deboli”.

CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DA COMO, LOMBARDIA E TICINO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

5 Commenti

    1. In realtà non è solo quello. L’inettitudine è un alibi. Per capire la “Caporetto” della Sanità lombarda bisogna entrare nei meandri del sistema clientelare, della commistione tra pubblico e privato e degli interessi nazionali dei partiti che governano in Regione da 20anni. Se fosse solo inettitudine basterebbe cambiare chi ora governa con uno meno inetto. Tra i leghisti è impossibile. Tra i loro alleati? Mah…Forse è meglio tornare presto a votare.

  1. Deputata Locatelli , rifletta sui disastri fatti dai suoi compari in regione. Almeno apra gli occhi e tenti di capire i dati di fatto , non solo ripetere gli slogan dettati dal suo capo.

  2. Io mi domando una cosa, le R.S.A. sono Enti privati che godono del beneficio di accaparrarsi denari pubblici, ora la deputata PD propone una bella idea, pero’ mi domando, ma gli Enti Gestori (ovvero quei soggetti privati cui sopra) hanno comunicato con Ats?Hanno comunicato le criticità oppure si sono svegliati quando oramai era tardi?Per contro la deputata di destra parla di DPI e la butta in caciara politica, i DPI, per legge, devono essere dati dal datore di lavoro e quindi mi pongo la domanda, ma gli Enti di cui sopra hanno fornito i DPI adeguati hai propri dipendenti?

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo