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Seduta saltata, Martinelli: “900 km per esserci, lei non c’era”. Veronelli: “Assente 3 volte su 62”

“Il mio senso del dovere, il mio senso di responsabilità, mi hanno portato qui. E lei, invece, era a Palazzo Cernezzi ma non a presiedere il consiglio. Sono molto amareggiato, non la conoscevo così”. Con il cuore in mano – in una mano, nell’altra il biglietto d’aereo dalla Sardegna – il consigliere comunale della lista “Rapinese Sindaco” ha espresso tutto il forte disappunto nei confronti di Anna Veronelli, presidente del consiglio comunale di Como.

Il fatto è noto ed è stato al centro di diffusi malumori: la scorsa settimana, la seduta è terminata anzitempo per mancanza del numero legale (troppe assenze nel centrodestra, minoranza uscita apposta dall’aula) nella gran bagarre della crisi politica del centrodestra. Il punto specifico, però, è che Forza Italia (il cui gruppo poi ha disertato volontariamente in blocco la serata) era presente in Comune ancora pochi minuti prima dell’inizio dei lavori consiliari (foto sotto, scattata mezz’ora prima del “gong”) salvo poi abbandonare il municipio per dare un segnale di malcontento agli alleati. A conti fatti, però, nel mirino è finita soprattutto Anna Veronelli, per il ruolo di garanzia dell’intera assemblea che riveste in qualità di presidente super partes.
Tra i più delusi, Martinelli, che ieri sera è tornato con durezza sull’episodio. “Prima di essere onorato dell’elezione nel giugno 2017 – ha detto ieri, rivolto a Veronelli, questa volta presente – ho passato ore e serate in ascolto con le giunte Bruni e Lucini. Non mi era mai capitato di vedere cose del genere in quest’aula”.

Poi l’affondo: “Il mio senso del dovere e di responsabilità mi hanno portato qui, a 900 km dal luogo di lavoro (la Sardegna, a Cagliari, dove l’azienda di Martinelli si occupa di grandi impianti, ndr). Lei, presidente, ogni volta che le mostro il biglietto aereo per motivare le assenze, quella sera a Palazzo Cernezzi. Ma poi non ha presieduto la seduta per una questione politica di partito. Sono molto amareggiato, non la conoscevo così”.

Martinelli, dunque, dopo la serata flop di lunedì scorso, ha ripreso l’aereo al martedì mattina (foto sotto) ed è tornato a Cagliari. Due voli in poche ore sostanzialmente per niente.
Veronelli, però, non ci sta: “Sono stata assente 3 volte su 62 sedute da inizio mandato e la mia presenza in aula, quella volta, non avrebbe comunque garantito il numero legale. Dico di più: se la minoranza fosse rimasta in aula, a partire da Martinelli, la serata si sarebbe potuta svolgere tranquillamente”.
“Inoltre – ribatte ancora la presidente del consiglio comunale – io sono da un anno e mezzo garante imparziale dei lavori nell’aula che presiedo e tutelo i diritti di tutti i consiglieri comunali. In caso di assenza, ho due vicepresidenti (Elena Maspero e Ada Mantovani, ndr) che due lunedì fa avevo prontamente contattato per chiedere la disponibilità alla sostituzione. Non c’è altro da aggiungere”.

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5 Commenti

  1. “se la minoranza fosse rimasta in aula, a partire da Martinelli, la serata si sarebbe potuta svolgere tranquillamente”.
    Era una battuta, vero Presidente Veronelli?
    La maggioranza ha il dovere di garantire il numero legale, è il minimo.
    State paralizzando l’amministrazione per motivi incomprensibili, abbiate almeno la decenza di non dire scempiaggini e di assumervi le vostre responsabilità.

    1. Ma no, semplicemente è la candida ammissione che Forza Italia, ormai, è irrilevante, e non capisco perché il sindaco non ne prenda atto e continui senza di loro.

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