Che qualcuno abbia profilato Roberto Tassone quale possibile candidato sindaco del centrodestra a Como è indubbio. Chi poi lo abbia fatto, come raccontavamo nell’anticipazione di ieri, è ancora difficile stabilirlo.

Fatto sta che il notissimo farmacista di via Fontana sarebbe un possibile nome in campo. Sembra però genuinamente stupito quando lo incontriamo tra i dispensari dell’Internazionale. “Ipotesi intrigante, interessante – ci dice – ma al momento non c’è niente. Vorrei fare qualche telefonata”. Possibile che non ne sapesse nulla? “Beh, qualche chiacchiera tra amici c’è stata ma nulla di più”. Ah, ecco, amici di qualche partito? “No”.

“Cinque anni fa ho dato una mano alla civica di Mario Landriscina ma dal giorno dopo le elezioni non ho fatto più nulla”, sottolinea.

Resta che l’ipotesi “è intrigante” e che ci farà sapere.

La sensazione è che una considerazione fatta ieri sempre su queste pagine sia molto centrata: “Benché il nome di Tassone sia filtrato da più parti, è difficilissimo comprendere l’esatta genesi di questa ipotesi. La storia dei rapporti personali porterebbe però a cercare qualche impronta nell’area del civismo impegnato verso la destra (quella storica più che quella neoleghista). Impossibile però ottenere dalle segreterie di partito conferme o smentite: le bocche sono sigillate con il silicone”.

E alla fine, nonostante un’estrema cortesia e qualche parola rubacchiata, lo è anche quella del farmacista.

Magari l’accelerazione giornalistica spingerà qualche beninformato a farsi avanti con un mazzolino di nuovi dettagli.

Como, candidato sindaco: nel centrodestra spunta il nome del farmacista Roberto Tassone