Mancano meno di due anni alle prossime elezioni amministrative a Varese e, a livello ancora sotterraneo ma neanche troppo, iniziano a circolare i primi nomi di papabili successori dell’attuale primo cittadino del Pd Davide Galimberti, al suo secondo mandato.
E se fino a poche ore fa nell’area di centro sinistra sembrava una battaglia tutta alla femminile, con la Vicesindaca Ivana Perusin (Civica ma vicinissima a Galimberti), la segretaria cittadina del PD Manuela Lozza e – tornata in auge recentemente – l’onorevole Maria Chiara Gadda, ecco che a sorpresa emerge un nuovo nome, ben conosciuto a Como.
Si tratterebbe di Giuseppe Battarino, comasco nato a Lugano (i genitori sono di Porlezza). Per oltre trent’anni è stato magistrato tra la Lombardia e la Calabria, ha collaborato in due legislature con la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle ecomafie; ha insegnato diritto processuale penale nell’Università dell’Insubria, coordina iniziative di divulgazione della Costituzione a studenti e cittadini, ma è stato pure dirigente di Palazzo Cernezzi e, prima della carriera nella magistratura, un giovane esponente del partito socialista, lo stesso partito di Matteotti. Sempre lui è presidente del Comitato Giacomo Matteotti – Comitato comasco per il centenario 1924-2024.
Nel 2017 a Como sfiorò l’impegno politico diretto, con una parte del Pd e del centrosinistra cittadino che sostenne apertamente la sua candidatura a sindaco. E nel 2024 – tra corridoi e segreterie – il suo nome era tornato piano piano a circolare con una certa frequenza guardando al 2027.
Ora invece sembrerebbe voler cambiare provincia e città. Quanto ci sia di concreto lo si potrà scoprire solo nelle prossime settimane. Varese, andata al voto nell’ottobre del 2021 ritornerà alle urne non nell’ottobre del 2026 ma nella primavera del 2027 secondo quanto disposto dal Testo Unico degli enti locali per quei comuni andati alle urne nel secondo semestre del 2021.
Sempre rimanendo a Varese, per completezza, va detto come nell’altro emisfero politico di centrodestra i nomi di cui si vocifera sarebbero quelli del consigliere comunale Matteo Bianchi della Lega, uscito sconfitto dal passato ballottaggio proprio con Galimberti. Colui anche Romana Dell’Erba, consigliera regionale di Fratelli d’Italia sempre più presente in città e Simone Longhini segretario provinciale di Forza Italia