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Vaccini, fanno arrabbiare persino Anna Veronelli: “La Regione telefona a tutti? I miei genitori aspettano dal 15 febbraio”

Era giovedì scorso, 18 marzo, quando Regione Lombardia annunciava che avrebbe contattato entro la giornata tutti gli over 80 in lista d’attesa per fissare l’appuntamento per il vaccino. E entro il 5 aprile tutti sarebbero stati vaccinati con la prima dose di Pfizer.

A poco meno di due settimane dalla tanto agognata meta, però, più di 30 mila ultraottantenni sono ancora in attesa e in balìa dei “la chiameremo a giorni” mentre Ats Insubria è il fanalino di coda in Lombardia per numero di anziani che hanno ricevuto la prima dose.

E tra questi anche i genitori della presidente del Consiglio comunale Anna Veronelli (Forza Italia) che oggi ha affidato a un post pubblicato su Facebook tutta la sua rabbia e la sua delusione. E se è vero che la situazione di una singola persona non può fare da cartina tornasole della situazione di un intero territorio, è vero anche che o la Veronelli conosce solo parenti di anziani sfortunati, oppure a scorrere i commenti dei suoi amici qualche dubbio sorge.

“’Entro oggi telefoneremo a tutti’. Era il 18 marzo. ‘Da oggi telefoneremo a tutti’, dicono il 23 marzo – scrive – la prenotazione dei miei genitori ultra ottantenni è del 15 febbraio. Questa mi pare l’unica notizia certa”.
E sotto è tutto uno stillicidio di dimenticati: il suocero del ’34 che fa il richiamo mentre la moglie, del ’38, ancora non ha visto la prima dose, ultranovantenni in paziente attesa ma anche persone con patologie gravissime. Un caos totale.

“Davanti a situazioni come questa, con anziani ultranovantenni e malati ancora senza appuntamento, mi domando quanti siano gli ultraottantenni a Como, chi abbiano vaccinato e con quale criterio si lasci la popolazione più fragile senza neppure la prima dose – è il commento di Anna Veronelli – oltretutto sapere che c’è chi, anche legittimamente, si mette in sala d’attesa ad aspettare e viene vaccinato con le dosi avanzate mentre c’è chi è chiuso in casa ad aspettare da più di un mese fa davvero perdere la fiducia”.

Nell’occhio del ciclone c’è anche la scarsa informazione: “Manca un aggiornamento puntuale sull’andamento delle vaccinazioni – aggiunge – già solo sapere quanti sono gli ultraottantenni prenotati e in che percentuale sono stati vaccinati ogni giorno aiuterebbe a vivere meglio l’attesa. Siamo tutti provati da un anno difficile ma questi ritardi e disservizi sono assolutamente incomprensibili e inaccettabili”.

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Un commento

  1. Sto aspettando l’appuntamento per il vaccino di mia mamma 83/anni. Ieri sera ho ricevuto la chiamata da un numero sconosciuto ore 19.30 stavo lavorando per cui non ho potuto rispondere. Questa mattina provo a richiamare ma una segreteria dice che mi richiameranno e se non dovssi rispondere per tre volte cancelleranno la prenotazione. Mi sembra assurdo questo. Magari lasciare un messaggio?

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