“Mi stupisco che escano comunicati stampa sulla base di una telefonata informale, è triste, davvero”. Solo poche ore fa la nota diffusa dalle opposizioni di Palazzo Cernezzi contro il presidente della Commmissione 2 (Capogruppo di Fratelli d’Italia), Patrizia Maesani:
Viale Varese, opposizioni contro Maesani: “Nega la Commissione sul progetto alternativo”
In sostanza si contesta al presidente l’aver opposto diniego alla convocazione della Commisione perché venga illustrato in seno alla stessa il progetto di riqualificazione e ampliamento del parcheggio di viale Varese protocollato in Comune a firma degli ingegneri Monza, Tavola e Zizolfi (qui i dettagli). Si tratta del progetto alternativo a quello di Nessi&Majocchi viceversa discusso durante l’incontro del 3 luglio (qui i dettagli).
Maesani contiene a fatica la rabbia. “Prendo atto, è il loro stile, se questo è il modo di fare minoranza cambierò anche io. Ho ricevuto una telefonata preliminare, informale e comunque riservata da Vittorio Nessi (Svolta Civica), mi chiedeva se avessi intenzione di convocare la Commistione sul Progetto Zizolfi. Gli ho detto che non l’avrei fatto, l’ho messo in condizione di sapere per tempo questa cosa, di potersi muovere, si chiama cortesia. Mi ha risposto che avrebbe chiesto la convocazione sullo stesso tema con altri due consiglieri: meglio, in questo modo avrei potuto mettere nero su bianco le ragioni della mia decisione, che sono di natura amministrativa e giuridica, non entrano nel merito del progetto che non mi interessa”.
Si spieghi. “In primis il documento è stato protocollato come ‘Contributo Progettuale”, non è un procedimento amministrativo incardinato. La Legge è chiara le procedure sono tipizzate: Project Finacing, Istanza di Permesso per Costruire, eccetera. Ho detto agli uffici, e questa sera in Consiglio lo dirò all’assessore Bella: bisogna rispondere, bisogna spiegare a chi protocolla che di un documento deve esserne spiegata la natura, la direzione, l’obiettivo. Altrimenti chiunque deposita qualsiasi cosa”.
Secondo Maesani, poi, si porrebbe “un problema serio di procedura”. “Già in passato – evidenzia – l’amministrazione è stata contestata da Anac per non aver percorso le strade corrette. Il progetto Nessi&Majocchi sta seguendo un iter, la giunta deciderà se è di interesse pubblico o meno. Nella prima ipotesi verrà indetta una gara. Supponiamo partecipino anche Zizolfi-Monza-Tavola e un’altra azienda X con un progetto identico, o quantomeno simile, e che quest’ultima vinca. Come potranno i 3 tutelare la proprietà intellettuale? Infine c’è una questione politica”.
Cioè? “Non voglio creare un precedente per cui chiunque per contestare progetti in corso (e mi creda, non difendo né contesto Majocchi) manda dei progettisti a depositare faldoni in Comune perché, senza avere un iter, costituiscano un’alternative pretestuose a un percorso avviato. La legge non si forza e non bisogna avere situazioni poco limpide. Se le opposizioni vogliono dimostrare che il Comune può realizzare in casa il nuovo parcheggio ci sto. Ma non possono farlo usando il progetto Zizolfi che è molto diverso da quello Majocchi. Vuoi dimostrare che l’idea è cara ed è inutile cedere 30 anni l’area? Bene, fallo con un progetto simile e meno costoso. Non con un’alternativa che c’entra poco”. Infine una considerazione personale: “Nessi ha preso una telefonata privata, l’ha trasformata, con le opposizioni, in un fatto pubblico. Ho solo cercato di favorirlo, di fare in modo che potesse agire con gli strumenti che sono a disposizione. E’ tutto davvero triste”.
5 Commenti
Cioè per dimostrare che l’idea su viale Varese sia cara e inutile, può essere fatto solo con un progetto che sia simile e non con un’alternativa che sia diversa? Frasi da pazzi..
“Vuoi dimostrare che l’idea è cara ed è inutile cedere 30 anni l’area? Bene, fallo con un progetto simile e meno costoso. Non con un’alternativa che c’entra poco”
fatico a capire il senso della frase. cioè un’alternativa poco costosa, dato che non persegue la strada del privato e del project financing non va bene?
Ci sono dei limiti che non si devono valicare. Anche in politica. Trasformare qualcosa di privato e utilizzarla per fini politici di parte sembra anche a me davvero triste.
Sarà questo vento del cambiamento?
La tristezza è vedere una maggioranza tapparsi occhi e orecchie verso la voce dei residenti, dei cittadini di buon senso e anche dell’opposizione tutta e continuare verso l’oscuro progetto Nessi & Majocchi, scriteriato e pericoloso.
Enorme tristezza e grandissima rabbia.
Non ci fermeremo
Mi sa che qui di triste c’è solo il comportamento della Maesani…