Primo esperimento di ComoZero Live con ‘Spezzatino di Consiglio’: tutto ciò che non vi abbiamo mostrato o non avete visto della politica e dei politici comaschi (e per un errore tecnico di qualche secondo verso la fine, anche qualcosa che non sentirete mai). Nel menu di oggi:
– L’emozione di Chiara Bodero Maccabeo
– Scontro Lissi-Rapinese sulla bocciofila sfrattata
– Il sindaco e la “bolgia vergognosa” per la materna di Ponte Chiasso
– Polemica Doria-Nessi sui disservizi dei bus Asf
– Il “giallo” dei pannolini e pannoloni
– Sergio Gaddi cavaliere medievale
Punti di vista
- 03/05/2024
- 21:57
- Redazione
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2 Commenti
Rapinese Sindaco deve organizzare corsi di formazione su come si parla in pubblico. L’Assessore Doria fa fatica. È evidente. E fa fatica anche ad esprimere concetti che non siano quelli che si possono ascoltare alle fermate degli autobus o nel baretto di via Volta 😊. In fin dei conti l’ASF è una società partecipata dal Comune, una tiratina d’orecchie ai vertici di questa società l’Assessore può darla, o no? Se l’Assessore Doria si dovesse presentare così per argomentare le ragioni della cittadinanza ai dirigenti di ASF più che qualche sorrisino di circostanza e una pacchetta di incoraggiamento sulla spalla non potrà ottenere. Questa Amministrazione lascia perplessi su molti aspetti ma quello che colpisce di più è la differenza tra la supponente arroganza di Rapinese Sindaco e l’imbarazzata titubanza dei suoi Assessori. Purtroppo, per far politica a qualsiasi livello è necessario fare una lunga dura gavetta. E si vede che questi non l’hanno neanche iniziata. 😊
PS. Formula interessante. Bravi!
L approccio dell ass Doria ai temi del tpl assolutamente dilettantesco, pare parli x sentito dire a livello di discussione da bar
X la verità neanche Nessi brilla x il suo intervento anch’esso superficiale rispetto alla complessità di un problema che come prime criticità ha la insufficienza delle risorse ecomiche fisiche e strumentali e la situazione insostenibilie del traffico (se i bus rimangono in coda sulle strade non ci sono palliativi possibili)