Che il deputato erbese Eugenio Zoffili non abbia in grandissima simpatia (politica) Luigino Nessi, si era largamente intuito già alla cerimonia degli Abbondini d’Oro. Ovvero quando, a fine giornata e dopo il clamoroso discorso politico anti-Salvini dell’esponente della Prossima Como (lo vedete qui sotto), disse papale-papale: “E’ stato un intervento fuori luogo ma io, a maggior ragione nella mia veste di deputato, sono assolutamente a disposizione anche di Nessi nel rispetto della massima benemerenza cittadina conferita dal Comune di Como in rappresentanza di tutti i cittadini del capoluogo. Peccato però – aggiunse il parlamentare leghista – per lo scivolone di chi ha voluto buttarla in politica”. Qui l’articolo di quel giorno.
Oggi, il match a distanza si ripete. E Zoffili scende in campo (anche con ardite metafore) per schierarsi totalmente al fianco della collega parlamentare e vicesindaco di Como, Alessandra Locatelli, nella linea dura contro venditori abusivi e questuanti, contestata proprio da Nessi e dalla Prossima Como che hanno parlato addirittura di “nefandezze” (qui l’articolo completo).
“Leggenda vuole che ogni lago abbia la sua creatura leggendaria e se in quello di Loch Ness vive l’immortale chimera “Nessie”, noi a Como ci dobbiamo accontentare del Nessi nostrano, Luigino, che ogni tanto emerge dagli abissi dell’opposizione per ricordarci la sua esistenza – attacca tra il veleno e il sarcasmo Zoffili – Oggi se la prende con Alessandra Locatelli colpevole, a suo dire, di aver invitato i comaschi a non fare l’elemosina ai mendicanti per strada. E quindi via con i soliti epiteti : egoista! vergogna! violenta! razzista! incolta! egoista! compie nefandezze eccetera eccetera”.
“Quello che sfugge al nostro Nessi – prosegue il parlamentare leghista – è che purtroppo, come confermano tutte le fonti investigative, dietro l’apparentemente innocuo fenomeno dell’accattonaggio e della vendita minuta delle rose, ci sono organizzazioni criminali molto strutturate e potenti che anche grazie alle entrate di questo vero e proprio “business del senso di colpa” sono riuscite a strutturarsi sui territori in modo preoccupante, tanto da contendere il monopolio criminale alla malavita tradizionale”.
“Vogliamo tutto questo anche a Como? – chiude Zoffili – Credo proprio di no. Quindi grazie alla nostra Locatelli, grazie al Ministro Salvini che con l’ ultimo decreto sicurezza ha rafforzato i poteri dei Sindaci in materia di ordine pubblico e infine grazie anche al nostro Nessi, senza il quale avremmo avuto un’ occasione in meno per ricordare ai cittadini tutto ciò che a livello locale e nazionale la Lega sta facendo per difendere la sicurezza di tutti”.
Il dibattito innescato dall’intervista ad Alessandra Locatelli, insomma, prosegue. Tanto che in queste ore, tramite social, sono scesi in campo a sostegno del pugno duro del vicesindaco anche il direttore di Confesercenti, Angelo Basilico (“Io sto con chi combatte l’illegalità”, ha scritto postando una sua foto con il vicesindaco di Como) e il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Lorenzo Cantaluppi.
Quest’ultimo, sulla sua pagina Facebook istituzionale, si è espresso così: “Venditori abusivi? No grazie! Essere accondiscendenti con chi commercia illegalmente, tollerandone l’attività illecita, equivale ad avallarla, contribuendone la crescita ed il fiorire.Troppe volte non si pensa che l’elemosina che si elargisce, non va nelle tasche del richiedente, ma va ad ingrossare le tasche di un racket spietato e ben documentato, solito sfruttare bambini, donne incinte, invalidi o animali. Questi fenomeni sono da contrastare, senza se e senza ma”.
2 Commenti
Zoffili.. chi?
I sovranisti e la loro controparte, distratti dal problema migranti, hanno lasciato aperto le backdoors al 5G; teste di ponte: squadre di calcio e centri massaggi. La rivoluzione culturale cellulare, tutti a fissare per ore dispositivi cinesi, anche il Presidente americano che impone dazi su se stesso.