Come affrontare lo studio delle lingue in modo interattivo e divertente, quando non ci si può recare all’estero per vacanze studio o esperienze di lavoro alla pari? La soluzione c’è e si chiama corsi online.
Uno strumento digitale valido, utilizzato per la didattica a distanza in questo periodo di chiusura forzata delle scuole, con cui i ragazzi possono cimentarsi anche per imparare le lingue straniere.
Roberta Miglio, titolare del centro di apprendimento delle lingue straniere Sunflower Exchange di Como, ha deciso di utilizzare proprio questo metodo per far sì che i suoi studenti possano continuare a imparare ed esercitare le lingue.
Roberta, quest’anno i ragazzi italiani non potranno recarsi all’estero per vacanze studio o esperienze lavorative. Come possono allenare l’apprendimento delle lingue straniere?
Purtroppo non sappiamo ancora per quanto tempo non si potrà partire, quindi anche noi ci siamo attivati con l’alternativa dei corsi online. Solitamente organizziamo soggiorni estivi di studio per gli studenti minorenni, così come altri attivi durante tutto l’anno per i ragazzi maggiorenni. Per quanto riguarda le lezioni online, pensiamo a corsi in lingua inglese, francese e tedesca. Così come la scuola sta andando avanti a distanza, credo che si possa tranquillamente avere una stessa formazione linguistica. Questo strumento non ha nulla di meno rispetto alle altre modalità di apprendimento, a parte la presenza fisica. In questi mesi siamo stati guidati dallo slogan “distanti ma uniti” ed è proprio vero anche per la didattica: nonostante io sia comodamente seduto a casa mia, posso allenare facilmente l’apprendimento delle lingue. Quelle con cui collaboriamo sono scuole certificate da enti riconosciuti, i docenti sono tutti madrelingua e quindi viene anche mantenuta la qualità dell’insegnamento classico.
Quanto è importante mantenere la conoscenza delle lingue straniere, in un momento come questo?
Ritengo che sia assolutamente decisivo. Proprio perché si deve stare a casa, si possono fare tante cose che non si pensava o non si aveva il tempo prima di questa emergenza. Ai ragazzi fa bene non solo dal punto di vista linguistico ma anche psicologico, perché avere altri impegni oltre a quelli scolastici permette di tenere occupata la mente con qualcosa di divertente. Potersi concentrare su qualcosa che veramente ci piace e reputiamo interessante è fondamentale a qualsiasi età, anche per non sentirsi rinchiusi nel vortice dell’incertezza. Con i nostri corsi online, infatti, offriamo percorsi stimolanti attraverso viaggi interattivi e visite virtuali, per dare la possibilità di conoscere il mondo restando comodamente a casa propria.
La formazione online, quindi, è una valida alternativa a quella tradizionale anche per lo studio delle lingue?
Dal mio punto di vista di insegnante, credo proprio di sì. Inizialmente eravamo tutti spaesati di fronte allo studio online, anche per via delle nostre competenze tecnologiche limitate, ma dopo poco tempo lo ritengo quasi preferibile. È stimolante, infatti, sotto altri punti di vista. I ragazzi vengono resi più partecipi della lezione perché possono interagire scrivendo nelle chat, inoltre su alcune applicazioni c’è la possibilità di suddividere la sessione in stanze e quindi si può fare un lavoro personalizzato in lingua. Gli studenti sono più curiosi e tecnologici di noi, dunque sono più stimolati dallo studio online. Non avendo davanti il libro cartaceo, devono essere attivi direttamente sulla piattaforma, paradossalmente si ha una maggiore interazione proprio perché non c’è il contatto fisico. Chi si iscrive ai nostri corsi è fortemente motivato e dimostra una voglia di partecipazione maggiore rispetto a prima. L’apprendimento online, se fatto bene, è valido quanto quello in presenza.
Quali competenze sono necessarie per accedere ai corsi online e quali vengono sviluppate maggiormente, rispetto alla formazione classica?
Le competenze di partenza sono esclusivamente tecnologiche e informatiche, bisogna solo essere in grado di seguire la lezione su smartphone, tablet o pc. Per la linguistica ci sono dei test di verifica del livello di formazione personale che si svolgono come prima, si può anche iniziare da zero. Le competenze sviluppate dipendono dal livello a cui si accede, con approfondimenti differenti, ma in linea generale vengono sicuramente fortificate quelle orali di comprensione ed espressione. Con i corsi online viene sviluppata maggiormente questa parte, rispetto a quella scritta. Si parla molto di più, le visite virtuali permettono di vedere e conversare insieme. Non si fanno tanti esercizi di grammatica ma si comunica il più possibile, interagendo e cercando di sbloccare i ragazzi. Vale soprattutto per gli studenti tra i 13 e i 18 anni, perché in classe non si riesce molto a sviluppare le competenze orali. Noi consentiamo di migliorare le abilità di conversazione, cercando di arrivare ai livelli B1 e B2. Si parla di arte, cibo, scienze, cinema ma anche di slang che è un aspetto sempre più importante per l’apprendimento di una lingua, fino alla presentazione di lavori di gruppo.
Come sono strutturati i vostri corsi online e quanto durano?
La durata del corso è di almeno due settimane, con in totale una decina di lezioni. I nostri percorsi sono sempre stati molto personalizzabili e così vogliamo che siano anche quelli online. Ne proponiamo, infatti, due tipologie: la prima è dedicata a gruppi di 12-15 studenti e dà la possibilità di interagire con gli insegnanti collaboratori madre lingua, ma c’è anche un programma customizzato con insegnante di lingua di Canterbury per 6 persone al massimo. Questi ultimi corsi sono più mirati, indirizzati in particolare ai ragazzi delle scuole medie e superiori. Le nostre soluzioni possono dare una continuità al percorso che i ragazzi hanno già fatto con noi, perché non vale la pena fermarsi proprio ora ma bisogna continuare a mettersi alla prova. Tuttavia sono adatti anche per chi vuole iniziare a studiare meglio le lingue, che sono molto importanti anche per il futuro lavorativo.