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Il Bosco di Maddi: percorsi didattici, giochi per bambini, sculture. Una meraviglia per tutti sul Lago di Como, nel ricordo di Maddalena

Ci sono storie nelle quali, senza alcuna retorica, da un grande dolore può nascere qualcosa di meraviglioso.

E una di queste storie è senza dubbio quella che ha dato vita a Il Bosco di Maddi, 4mila metri quadri nella natura sopra Lezzeno, sul lago di Como, aperti a tutti e dedicati ai bambini, ai giochi e alla scoperta delle meraviglie del territorio.

Ma a rendere questo luogo ancora più speciale, è la ragione per cui è nato quasi due anni fa, dall’amore di Francesca Matteri e Stefano Dominioni per Maddalena, la loro bimba morta nel 2018 in un tragico incidente in barca a soli cinque anni.

“Il bosco è solo una piccola parte di un terreno di circa 40mila metri quadri a Forcola, una frazione di Lezzeno a 300 metri sopra il lago di Como, che era stato acquistato nel 1940 dalla mia bisnonna Rosa e poi era passato a mia nonna Maria, che veniva qui ogni volta che poteva, finché la salute gliel’ha permesso – racconta Francesca, vera anima di questo luogo incantato – quando mia nonna è mancata, nel 2014, le ho promesso che mi sarei presa cura io di questo posto insieme a Maddi finché un giorno, qualche anno dopo la scomparsa di nostra figlia, vedendo i bambini giocare sul prato ci è venuta l’idea di farne un parco didattico dedicato a lei”.

E così, ecco che tra rovi e alberi ha preso vita Il Bosco di Maddi, un piccolo paradiso fatto di sentieri, giochi per bambini, percorsi didattici e sculture di legno che insegnano ai più piccoli a conoscere e amare i boschi e le montagne che li circondano: “Anche con l’aiuto di mio papà (Erio Matteri, noto restauratore di barche Ndr) e di alcuni ragazzi che lavorano da noi, abbiamo pulito il sottobosco, messo in sicurezza i sentieri e posizionato giochi come uno scivolo di 5 metri, una teleferica che ricorda quelle usate da queste parti per trasportare la legna, una pista per le biglie e cartelli didattici che descrivono gli alberi e, grazie a un artista di Canzo, statue in legno che riproducono gli animali che vivono in questi boschi – racconta infatti – e, quando possibile, per realizzare tutto questo abbiamo utilizzato legno di recupero delle barche del lago”.

Il tutto a disposizione tutto l’anno, gratuitamente, di chi ha voglia di trascorrere qualche ora in un luogo in cui l’amore per Maddi si è trasformato in un dono per tutti.

“L’unica cosa che chiediamo, se possibile, a chi vuole venire nel Bosco, è quella di registrarsi gratuitamente sul nostro sito, giusto per avere una statistica su quanti lo visitano – spiega Francesca – ma chi vuole può anche fare una piccola donazione per aiutarci a mantenerlo e a farlo crescere attraverso l’associazione “L’Arcobaleno di Maddi” che abbiamo fondato per sostenere progetti dedicati ai bambini, proprio in ricordo di Maddalena”.

Già, perché tra un nuovo castagneto da piantare e due vecchi caselli in sasso, una ex stalla e una piccola abitazione, da restaurare per ospitare iniziative e gruppi di giovani, il Bosco di Maddi non smette mai di diventare sempre più bello e grande: “A chi mi chiede quando ultimerò questo progetto rispondo ‘Mai’ – conclude la mamma di Maddi – e in fondo credo che, continuare ad arricchirlo e ampliarlo, sia un quasi modo per far crescere anche Maddalena”.

Chi volesse visitare Il Bosco di Maddi, può lasciare l’auto in prossimità del Municipio di Lezzeno o della Chiesa della Madonna dei Ceppi. Dalla chiesa parte un sentiero sterrato (al momento non percorribile con i passeggini) che in circa 30 minuti porta all’ingresso del parco.

Ingresso libero, gradita la registrazione qui.

Per maggiori informazioni visitare il sito o scrivere a ilboscodimaddi@gmail.com

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