Dal 4 al 7 settembre 2025 la Villa del Grumello e il suo parco affacciato sul Lago di Como tornano a farsi teatro di emozioni e visioni con la quarta edizione di “Villa del Grumello. Danza” – Ecotonalità. Posture per coabitare, il festival promosso dall’Associazione Villa del Grumello con la direzione artistica di Chiara Bignami.
Un evento unico, capace di fondere natura, corpo e arte, che invita il pubblico a esplorare le soglie della trasformazione e dell’incontro. L’ecotono – spazio fertile di transizione – diventa infatti metafora di un festival che, nell’arco di quattro giorni, mette al centro metamorfosi, convivenze ibride e contaminazioni artistiche, tra danza, teatrodanza, performance site-specific, incontri e laboratori che vedranno alternarsi alcune tra le più importanti compagnie italiane di danza contemporanea e teatrodanza, voci emergenti e ospiti internazionali, in una costellazione di proposte aperte a un pubblico di tutte le età, capace di mettere al centro dell’esperienza la comunità stessa, chiamata a diventare protagonista attiva attraverso la condivisione di luoghi, sensazioni e movimenti, in un vero e proprio dialogo tra spettatori, artisti e spazi.
E proprio per la ricchezza e il livello delle sue proposte artistiche, il festival, parte del progetto pluriennale Ecotonalità. Humanities, da quest’anno è inserito in due reti tematiche tra i più importanti festival italiani: Area Pubblica, rete dei festival e delle attività di danza e arti performative nello spazio pubblico, nel paesaggio e con le comunità; e Solidarity in Motion, a sostegno di artisti che operano in scenari geopolitici critici.
Il programma
La rassegna si aprirà giovedì 4 settembre alle 19.30 con il Collettivo Micorrize e il loro “Tremore_piccole cose del mondo”, una performance itinerante tra le Serre e il parco che intreccia installazioni e coreografie in un viaggio immaginifico e multisensoriale, fatto di installazioni suggestive e partiture coreografiche. Un gesto di cura verso la terra e verso l’acqua, fragile e potente, Tremore disegna una costellazione di creature e paesaggi, ricomponendo con delicatezza un senso di interezza a partire da frammenti.
A seguire, alle 20.30, ai piedi del Cedro secolare andrà in scena “Satiri” di Virgilio Sieni, uno dei maestri più influenti della danza contemporanea europea. Sul palco, Jari Boldrini e Maurizio Giunti, accompagnati dalle musiche dal vivo al violoncello di Naomi Berrill, in una danza che esplora la condizione umana, si interroga sul vivere e sull’essere insieme e si muove sulla soglia tra visione e intuizione.
Il giorno successivo, venerdì 5 settembre alle 18.30, le Serre ospiteranno sarà la danzatrice e coreografa Francesca Cervellino con “Fabula Rara”, un dialogo seducente tra musica e movimento, paesaggi onirici e cruda realtà. Strutturata in quadri immaginari e accompagnata dalle musiche dal vivo di Alberto Paderneschi, la performance narra delle molteplici metamorfosi dell’essere umano teso al costante superamento dei propri limiti. Audaci improvvisazioni, coreografie e scrittura musicale si intrecciano creando un coinvolgente percorso narrativo e un caleidoscopio di stati d’animo, flussi emotivi e suggestioni.
Il Cedro farà invece da sfondo, alle 19.30, alla performance del primo ospite internazionale del festival, il danzatore mozambicano Ernesto Aleixo con “Cheza” che, sotto la guida artistica di Roberto Castello, ispirandosi al significato polisemico della parola swahili cheza – ballare, suonare, giocare, evocare, sopravvivere – intreccerà la forza rituale delle danze tradizionali Makonde con l’energia liberatoria dell’improvvisazione contemporanea, in un flusso gestuale che rifiuta ogni forma di nostalgia, ma riconosce al corpo il potere di custodire e trasformare ciò che è stato dimenticato.
Con l’accompagnamento musicale di Marco Martinelli, Cheza è un atto politico, fisico e poetico che esplora il corpo come strumento di resistenza e soglia di trasformazione: un luogo in cui passato e presente si incontrano, si confondono, si reinventano.
La giornata si chiuderà poi alle 20.30 con lo spettacolo “Dove cresce ciò che salva | Archivio sentimentale del movimento” di e con Francesca Foscarini, una delle artiste più di spicco nel panorama della danza contemporanea. Un’opera dove le pietre – scheletro del mondo e metafora del nostro stesso corpo – diventano memoria vivente e traccia emotiva. Il lavoro dell’artista si snoda come una mappa incerta tra assenza e presenza, alla ricerca di una memoria perduta, biologica, universale, sognante. Su questa presenza (assenza) enigmatica si traccia la mappatura del viaggio dell’artista, nel tentativo difficile, mai rassicurante, di recuperare la memoria biologica perduta: lì dove, forse, abbandonata la difesa della razionalità, abbandonato il tempo, è possibile riavvicinarsi all’inconcepibile universo e a noi, viventi tutti, sognando.
Sabato 6 settembre alle 11, il festival si sposta poi nella Sala Bianca del Teatro Sociale di Como, con CORPO | SOGLIA: un dialogo intenso e stimolante tra il coreografo Roberto Castello e la filosofa Florinda Cambria, aperto al dibattito con tutto il pubblico partecipante. Un’occasione per esplorare il corpo come punto di connessione tra l’individuo e il mondo. In questo incontro aperto al pubblico, i due esperti si confrontano su come il corpo, nella sua dimensione fisica e simbolica, diventa vera e propria soglia tra il pensiero e l’azione, tra l’intimo e l’universale. Un’opportunità per riflettere insieme sulle possibilità di trasformazione e di resistenza che il corpo, come strumento di comunicazione e espressione, porta con sé.
A seguire, alle ore 14.30, si terrà il workshop “Nel migliore dei mondi possibili”, condotto da Roberto Castello: un laboratorio aperto a tutti — danzatori, attori, cittadini curiosi, studenti e chiunque sia interessato alla pratica corporea, dai 18 anni in su. Un’opportunità per entrare in contatto con gli oltre quarant’anni di ricerca e di pratica dell’artista nel campo dello spettacolo contemporaneo, in cui vita, lavoro, pensiero artistico e impegno politico si intrecciano. Il laboratorio offre uno sguardo sull’approccio trasversale di Castello, che spazia dalla coreografia alla regia, dall’uso delle tecnologie alla didattica, dalla produzione alla programmazione culturale. Un’esperienza che, toccando ambiti diversi, ruota attorno a un’unica urgenza: costruire un percorso artistico consapevole, responsabile e profondamente connesso al presente.
Infine, domenica 7 settembre, la giornata conclusiva del festival prenderà il via al mattino alle 10.00 presso la Serra del Grumello una sessione di Qi Gong per adulti e giochi marziali per bambini, condotti dal Maestro Roberto D’Agostino tra ascolto del corpo, respiro e movimento attraversando fluidamente la soglia tra interno ed esterno.
Alle ore 10.00 non mancherà come di consueto l’appuntamento dedicato ai più piccoli e alle famiglie: lo spettacolo “Tre sagome. In un giorno, in una notte, in una vita”, un racconto che unisce tre fiabe – “Zio Lupo”, “Giovannin senza paura” e “Tremotino” portate in scena dalla storica Compagnia Teatro all’improvviso di e con Dario Moretti.
Alle 11.30, invece, il suggestivo spazio del Cedro ospiterà un doppio appuntamento dalla scena performativa internazionale di grande forza espressiva: due assoli intensi e vibranti, Fragmentation di Christophe Al Haber e Ancestral Echoes di Samer Zaher, entrambi prodotti dal Beirut Physical Lab. L’iniziativa si inserisce nel già citato progetto Solidarity in Motion, una rete internazionale di cui l’Associazione Villa del Grumello è partner, nata per supportare artiste e artisti che operano in contesti geopolitici critici. Il network promuove pratiche di cooperazione culturale tra le due sponde del Mediterraneo, con l’obiettivo di costruire relazioni durature e concrete opportunità di crescita artistica, quest’anno in particolare in risposta al difficile contesto in Libano.
A rendere l’esperienza ancora più accogliente, il Ristoro del Grumello by Pris Food&Events offrirà pause gourmet immerse nel verde.
VILLA DEL GRUMELLO. DANZA – ECOTONALITÀ. POSTURE PER COABITARE
4-7 settembre 2025
Villa del Grumello
Via Bignanico, Como
I programmi di dettaglio degli spettacoli, dei laboratori e le informazioni per le prenotazioni sono consultabili sul sito danza.villadelgrumello.it
Tutte le iniziative – gratuite e a pagamento – sono con prenotazione e prevendita obbligatoria.
In caso di pioggia verrà comunicato il luogo al chiuso dove si terranno gli spettacoli.
Gli spettacoli previsti alla Serra saranno annullati.
L’accesso alla Villa è solo pedonale.
L’ingresso al parcheggio per le auto è da via Bignanico.