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Bus affollati o assenti, i genitori del Giovio insorgono. Asf: “Scusateci, ma nessuna segnalazione da altre scuole”

Dopo la lettera di protesta di una settantina di famiglie comasche con i figli al liceo Giovio per gli ammassamenti sui mezzi o, al contrario, per i mancato passaggi alla fermata dei bus, Asf – l’azienda di trasporto pubblico – fa il punto esponendo la propria analisi della situazione.

Ecco il testo integrale della presa di posizione dell’azienda.

Prima di tutto esprimiamo dispiacere per quello che ci viene segnalato e soprattutto per il disagio che hanno dovuto subire i ragazzi. Come già risposto anche nelle mail inviate ai genitori nei giorni scorsi, come azienda stiamo cercando di fare il massimo proprio per garantire un servizio efficiente per gli studenti e per tutti i nostri diversi utenti che ogni giorno scelgono di muoversi utilizzando il trasporto pubblico locale.

Il numero di corse offerte dall’azienda non è mai stato così alto, proprio per cercare di rendere il miglior servizio possibile ai nostri utenti, in particolare ai ragazzi che dopo un anno complesso come il 2020, oggi hanno la possibilità di poter tornare a frequentare le lezioni in presenza. Inoltre, sono stati stipulati ben 8 subaffidi, che ci consentono di implementare ulteriormente la nostra offerta.

Comprendiamo le ragioni della protesta, come Asf Autolinee abbiamo sempre cercato di andare incontro alle esigenze dei ragazzi, prima offrendo un servizio potenziato calibrato sul doppio ingresso e la doppia uscita degli studenti. Successivamente, con il ritorno al turno unico a partire dal 25 ottobre, il servizio è di nuovo stato riorganizzato, in modo da servire l’unica fascia oraria di interesse, come anche condiviso al tavolo con Istituti e Prefettura.

Come è noto, un altro elemento di complessità è rappresentato dalla capienza dei mezzi limitata all’80%, questo rispetto alla capienza massima consentita e indicata sul libretto di circolazione: non è una misura soggettiva di affollamento o una diminuzione dei posti in piedi, ma un numero che abbiamo anche provveduto ad indicare su ogni vettura. Rappresenta quindi un limite che per legge non è possibile superare.

Come detto il nostro ufficio competente è già al lavoro per capire se è possibile intervenire sulle corse e se eventualmente rimodulare orari anche in virtù delle esigenze degli altri istituti scolastici. Il nostro obiettivo resta quello di favorire le esigenze di tutti i nostri utenti, tenendo a mente che il servizio di Trasporto Pubblico Locale è chiamato per definizione ad offrire un servizio indifferenziato per tutti i propri utenti.

È necessario anche capire infatti che l’anticipo anche solo di 10 minuti di una corsa può far sì che questa non possa più essere utilizzata da altri utenti o che a catena sì vadano a modificare gli orari delle successive corse.

Infine, corre anche l’obbligo di precisare che non ci sono pervenute segnalazioni analoghe, da parte degli utenti che frequentano gli altri istituti cittadini. Il dettaglio delle risposte ai quesiti dei genitori è stato comunque fornito dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico, in risposta alla loro mail.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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2 Commenti

  1. Settimana prossima provvedo a raccogliere le firme di tutti i genitori della provincia di Como, cosi’ sarete contenti!!!

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