Si parla spesso dei problemi della sanità, e in particolare degli ospedali, anche a Como e provincia. Ma ogni tanto sono invece sentimenti di gratitudine, riconoscenza e soddisfazione che la fanno da padrone. Esattamente come nella lettera aperta di Osvaldo Pizzoli per l’ospedale di Menaggio e soprattutto per il personale che lo ha assistito durante un ricovero. Di seguito, il testo integrale.
Lettera aperta di ringraziamento per l’Ospedale di Menaggio
Sono stato ricoverato in questo Ospedale durante le feste Natalizie, dimesso poi il 31 Dicembre ho avuto la possibilità di monitorarne l’efficienza e la funzionalità di esso.
A mio parere partirei col dire che tutti gli inservienti sono molto professionali e preparati disponibili sempre a ogni ora del giorno ma sopratutto della notte, sempre presenti alla chiamata: a tutti loro va un mio grande GRAZIE.
Grazie anche a tutte le infermiere/i e direi a loro che hanno tutti una formazione professionale vera, con una piccola qualità in più sono spiritose/i, in quanto regalano spesso sorrisi, importante per la salute mentale del paziente.
Dulcis in fundo, voglio veramente omaggiare la Dottoressa Cinzia Battaglia il Dottor Salvatore Pavano e il Primario Dottro Maurizio Volpi, tre medici che meritano di essere premiati per tutte le vite che giornalmente riescono a salvare e curare, hanno però bisogno di essere sostenuti dalla Regione Lombardia, spesso passano dal reparto al pronto soccorso sempre in corsa e senza rinforzi a loro umilmente regalo una grande stretta di mano dicendo semplicemente: GRAZIE.
Consiglio a tutti i Naviganti
Ho assistito e visto personale che a fine anno si è licenziato perché aveva un contratto di 18 ore e ne faceva 36, ha scelto di andare nella vicina Svizzera; il problema è che fanno troppi turni su turni, tutto questo secondo me per mancanza di personale.
Ora, io mi chiedo: ma i politici che parlano di economia e che pilotano a suon di Bla Bla Bla senza avere mai un aiuto concreto, perché non mandare allora i politici in Svizzera e non i Medici? Io personalmente non ne conosco il colore di questi personaggi e non mi interessa neanche conoscerne, so solo che ho conosciuto il valore del personale dell’Ospedale menaggino e quindi non lasciamoci intimorire. Diamo a Cesare quel che è di Cesare, ma sopratutto date all’Ospedale di Menaggio quello che merita e non lasciatelo morire perché questa è una vera ICONA LOMBARDA.
Pizzoli Osvaldo