Chi ci è passato – in particolare verso metà mattina, momento tipicamente clou – lo avrà certamente notato. O come minimo sopportato. La zona in questione è un viale, viale Lecco per la precisione. Asse fondamentale e – salvo la parallela via Dante – pressoché inevitabile per chiunque voglia raggiungere il centro di Como.
Ebbene, oggi ospitiamo l’intervento – pacato ma non per questo meno polemico – di un nostro lettore, Mattia Girola, che segnala come transitare da questa strada fondamentale sia diventato una sorta di calvario tra furgoni che ingombrano le corsie, auto in sosta anche in piena carreggiata, situazione generale di caos totale.
Di seguito, la lettera.
Buona giornata redazione,
vi scrivo direttamente dal telefono e mi scuso per gli eventuali errori. Ma anche stamattina ho vissuto la solita gimkana impossibile in viale Lecco…una strada che non è più una strada ma piuttosto una specie di percorso a ostacoli dove si deve mettere in conto con almeno 15-20 minuti di ritardo per qualsiasi appuntamento in città. E per fare pochi metri!
Vi giro qualche foto che ho scattato mentre lo percorrevo (sì mi autodenuncio, lo so, ma sono veramente amareggiato per questo ennesimo percorso ostacoli…).
Io non contesto per niente la necessità di lavorare di fornitori e corrieri che servono le attività che ci sono sul viale, ci mancherebbe: capisco perfettamente le esigenze sia di chi guida sia di chi ha i negozi o i locali, però non è possibile che furgoni e camion si piazzino in mezzo alla via e la dimezzino in piena mattina. Le code che vengono fuori sono assurde e tutta la strada finisce nel marasma.
Come se non bastasse, stamattina ho visto con i miei occhi mentre ero fermo, una macchina davanti a me che si è fermata davanti a un bar, il passeggero è entrato e poi è uscito dopo qualche minuto (ho contato, tanto ero immobile…) con il classico sacchettino delle brioches. Tutto con la macchina con le 4 frecce che dimezzava la strada, come niente fosse!!!
Ma in generale c’è di tutto, anche dalla parte opposta, quella dei posti blu a pagamento: auto che si fermano ad aspettare che per metà sbordano in mezzo alla corsia, altri furgoni in ordine sparso, pullman turistici…insomma un disastro totale, con il traffico che va totalmente in tilt. E alla fine per fare 500 metri ci si mettono anche 20 minuti…mentre per arrivare dall’ufficio appena fuori Como a lì ce ne metto 15…
Ora, io mi chiedo: i diritti di tutti è giusto tutelarli. Lavoratori, attività, corrieri…ma chi deve solo attraversare quel pezzo di città, comunque per lavorare, dev’essere condannato a subire e basta l’anarchia degli altri?
Cordiali saluti, Mattia Girola