Sempre vivo il dibattito dopo l’ampia ‘riforma’ della sosta voluta dal sindaco di Como Alessandro Rapinese (qui tutti i dettagli). In questo senso riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di una residente, che sottolinea come i disagi, sul fronte tariffe, siano già enormi oggi. Inoltre e evidenzia come vi sia una disparità di trattamento tra residenti del centro città e quelli di tutti gli altri quartieri. Ecco il racconto (messaggio firmato):
Venerdì (28 novembre, Ndr) parcheggio in viale Varese per visita dentistica dei figli, 4 euro – sabato mattina doppio spostamento per openday scolastici – quasi 10 euro…
Mi sorge una riflessione, perché quando si parla di residenti si considerano solo quelli del centro e convalle? I residenti di Albate, Sagnino o Garzola pagano le stesse tasse dei primi, ma non avrà mai diritto a un posto auto, magari in centro ci lavorano e sicuramente ci si devono recare per usufruire di quei pochi servizi (Biblioteca) e tutte le pratiche burocratiche (Comune, Questura, Inps ) al di là dei tre/due euro per tariffa è mai possibile che un cittadino che già paga i servizi tra addizionali, imposte dirette e indirette, debba pagare tariffe piene come chi non è residente? Questo non aiuta a mantenere vivo il centro e non aiuta nemmeno i cittadini che magari andranno nei centri limitrofi.