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Parcheggi, arriva la zona rossa in via Brambilla. Lettera di una mamma: “Ci sono 3 scuole, magari istituite fasce orarie per i genitori”

Nuova protesta contro la riforma dei parcheggi del sindaco Rapinese. Dopo la contestazione giunta in redazione sulla cancellazione di 45 posti gialli per residenti traslocati all’autosilo di via Auguadri (qui i dettagli), dopo le proteste durissime di tutte le opposizioni (qui) e dopo il Tv-show del sindaco, ecco un nuovo intervento. Laura Pellegatta ha scritto a ComoZero, e allo stesso sindaco a proposito di via Brambilla, diventata zona rossa a 2 euro l’ora, sottolineando come la presenza di tre scuole (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) veda un gran movimento di genitori in zona e pone la questione: “Perché almeno nel periodo scolastico non far iniziare la sosta nelle zone di parcheggio limitrofe alle scuole (non solo in zona Brambilla!) dalle ore 9? In moltissimi comuni le zone limitrofe con sosta a pagamento sono organizzate in questo modo, perché Como no?”.

La missiva:

La zona rossa.

Ve lo ricordate il G8 di Genova del 2001? Io giovane neodiplomata sentivo parlare per la prima volta di “Zona rossa”, cioè quella parte della città interdetta alla libera circolazione per motivi di sicurezza. Ora nel 2024, non più ventenne ma madre di famiglia, nella mia città di Como scopro che le scuole dei miei figli sono in “Zona rossa”! Mi spiego meglio: le scuole di via Brambilla (Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado) si trovano in quella zona della città che, in base al nuovo regolamento relativo alla sosta, sono circondate da parcheggi in fascia rossa, cioè con un costo orario di 2 euro.

Considerando la presenza di ben tre scuole in questa parte della città, considerando almeno la fascia oraria d’ingresso che è dalle ore 8 alle ore 9, considerando che non tutti i genitori residenti a Como risiedono a due passi dalle scuole di via Brambilla (io ad esempio vivo a Camnago Volta, bellissimo quartiere dove non ci sono scuole) e purtroppo per forza di cose l’utilizzo dell’auto è l’unica soluzione per molti per accompagnare i propri figli a scuola, soprattutto se piccoli. Quelli come me che ogni giorno devono pagare la sosta per poter vedere garantito il Diritto all’istruzione per i propri figli, dal 1 maggio che faranno? Perché a nessuno degli esperti di mobilità urbana e individuazione di fasce di colore e prezzo dei parcheggi comaschi è venuto in mente, nelle zone in prossimità delle scuole, di istituire una fascia oraria differente da settembre a giugno? Perché almeno nel periodo scolastico non far iniziare la sosta nelle zone di parcheggio limitrofe alle scuole (non solo in zona Brambilla!) dalle ore 9? In moltissimi comuni le zone limitrofe con sosta a pagamento sono organizzate in questo modo, perché Como no?

PS. nelle mie semplici considerazioni ho escluso la fascia oraria di uscita dalle scuole (15.30 – 16.30) per non creare troppi pensieri intricati a chi di dovere.”

Cordialmente
Laura Pellegatta
PS per la Redazione: per conoscenza ho inviato quanto ho scritto anche al signor Alessandro Rapinese, sindaco della nostra amata città
[Per contributi, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti].
© RIPRODUZIONE RISERVATA

10 Commenti

  1. La signora si rende conto che se il parcheggio costa 2 euro l’ora è assai più probabile che ne trovi uno libero per portare i figli a scuola?

  2. Vorrei sapere come si muovono e, se hanno figli, come li accompagnano i signori lulu’,avvocato del diavolo e calibancove!!

  3. Ma cosa cambierà mai a questa signora! Se non pagava prima per pochi minuti di stop and go per lasciare i figli continuerà a non pagare! Oppure parcheggerà 15 minuti al tremendo costo di mezzo euro al giorno.
    Ma davvero si perde tempo con queste cose? Quei posti erano già blu!

  4. Pagare una piccola somma mi sembra giusto, altrimenti prende il bus da Camnago ed insegna la ” green mobility” al figlio.

  5. Cara signora, a meno che non voglia gasare sui figlio coi gas di scarico delle automobili i bimbi li si portano a scuola a piedi o in bici e non li si scaricano da un SUV come dei container in un porto!

      1. Esiste un comodissimo autobus, o tanti parcheggi a tariffa minore (o gratuiti) a pochi passi dal cancello della scuola.

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