Questa volta la firma finale sarà “Un non tifoso” ma la mail inviata con nome e cognome alla redazione (redazionecomozero@gmail.com, sempre preferibile indicare per la pubblicazione nome e cognome) è ancora tutta dedicata al tema caldissimo del nuovo stadio di Como. E, in particolare, è una replica all’articolato intervento ospitato su queste pagine da parte dell’architetto Ado Franchini, uno dei 111 firmatari dell’appello a Como 1907 e Comune a non dare seguito al progetto presentato poche settimane fa. Di seguito il testo del contributo, mentre qui trovate tutti gli articoli del vastissimo dibattito.
Buongiorno. In merito alla questione dello stadio vorrei rispondere all’architetto Ado Franchini, sicuramente abitante in zona stadio e stanco di non trovare parcheggio.
Innanzitutto trovo irrazionale il dissenso dei cittadini verso un ambizioso progetto che ancora non è stato del tutto svelato in piena forma. L’ interesse collettivo, di cui parla il Franchini, riguarda tutta la città e non solo pochi cittadini e chi se ne fa portavoce, pertanto non si riesce a capire a quale titolo parli l’architetto.
Il fatto che lo stadio si trovi su un area urbana di pregio, e che l’attuale società se ne faccia interesse, anche abbandonasse il progetto Calcio Como in futuro, non dovrebbe in realtà causare preoccupazione, ma ottimismo, visto l’ interesse del Comune per quella zona che, vogliamo dirlo alla faccia della Como turistica?, di giorno con il degrado delle strutture come lo stadio, ma soprattutto di sera con il degrado legato alla delinquenza, fa davvero schifo.
L’area sportiva esistente, oltre ai vistosi segni di degrado, insomma, non da certo un buon biglietto da visita alla città, soprattutto parlando delle aree sportive adiacenti e non (piscine e stadio del ghiaccio mostrano evidenti problemi ad esempio).
L’apertura di hotel e ristoranti gestiti da privati, inoltre, non dovrebbe rappresentare o essere visto come un problema, data la mancanza di lavoro che ahimè coinvolge tutto il paese. Insomma, a qualcuno, soprattutto di più giovane, la creazione di qualche posto di lavoro in più potrebbe fare piacere.
Vorrei ricordare, sulla questione parcheggi e autosilos che giusto parlando di quello in zona vecchio ospedale S. Anna, pare a me del tutto inutilizzato, non si vede quindi il problema di destinarlo ad altro uso.
In sintesi:
Le amministrazioni comunali (tutte), si sono ben lavate le mani di strutture e quartieri fatiscenti da decenni, dalla Ticosa al lungolago, allungando le zampe nelle tasche dei cittadini. Spacciata per città turistica, vedi le personalità d’ oltre oceano che frequentano lo stadio, ci troviamo ora sotto la una lente d’ingrandimento non poco importante. Sarebbe stupido non dare opportunità a società estere sicuramente più serie un tentativo. Un non tifoso.