Gioite amici, il sindaco è finalmente beato! La cerimonia si è svolta questa mattina, celebrata sulle pagine – varie pagine, ma noi ci concentreremo sulla prima e sulla numero 19 – del quotidiano La Provincia. Il decreto con le virtù eroiche e miracolose dell’Eletto è stato annunciato al popolo raccontando la novella delle tenebre sull’urbe comasca. Questo il sobrio titolo scelto dal Santo Giornale: ‘Como, “La città è nel caos”. E Rapinese scatena i vigili’.
Una forma pregevole, forse giusto con un’impepata di vaghi toni apocalittici e in cui non si capisce bene chi affermi con le virgolette che “La città è nel caos” (l’hanno detto le Forze del male? il Satana Piddino? Un passante qualsiasi? Lo stesso Sommo? Voci non udibili all’orecchio umano? Mistero della fede) ma che trova un celeste indizio nella seconda riga di titolo: “E Rapinese scatena i vigili”. Com’è potente e chiarificatrice questa figura dell’agente-dobermann, incatenato al Comando di viale Innocenzo, tenuto a pane umido e acqua, digrignante i denti affilati ma ora finalmente liberato dal Sommo e pronto ad azzannare l’Armata delle tenebre che stende Pipì e Oscurità sui comensi.
Omicidi? Narcotraffico in Duomo? Sequestri e terrorismo? No, peggio. Molto peggio: “Dalle auto ai cani, boom di multe”, viene spiegato sotto al titolone impresso sulla Tavola. Con un corollario, sempre dell’Eletto: “Così avremo ordine e pulizia”. Poi verrà la pace nel mondo.
Descritto il Decreto Paolificio, veniamo alla pagina 19. Nella cronaca del processo di beatificazione, il Primo tra i Primi innanzitutto recita il crucifige per le orde di barbari che lo hanno preceduto nel Tempio Cernezzi: “Ho trovato una città non gestita, la sto mettendo in ordine”. Pentitevi, Landriscinii e Lucinii vari! Prostratevi dinnanzi ai cani incontinenti e alle auto criminali!
Poi, ecco il primo raggio di luce elargito al popolo trascinato dal Male nel buio: “La multa non viene data a chi si comporta in modo civile”. Com’è magnanimo lei, direbbe un noto ragioniere servile! Com’è umano lei! Così buono da non multare chi non trasgredisce: santo, santo subito! Anzi di più: perché per spiegare ancora meglio ai fedeli che chi non posteggia in divieto non prende la multa (pensate che gesto: posteggi in maniera regolare e non vieni multato, è un miracolo!), così come non viene azzannato dall’agente-dobermann chi lava l’immenso flagello delle pipì di Fido che inondano la convalle, l’Eletto rivela che “con i denari della multe non compro Rolex”. Pensate l’umiltà, la vita frugale, l’immensa parsimonia del Beato! E noi, peccatori, che immaginavamo pile di orologi d’oro e diamanti nelle stanze dei sindaci, comprati con i divieti di sosta…
Poi, incalzato, il passaggio che probabilmente ha convinto il Santo Giornale all’elevazione a divinità: “Trasformo l’azione di un incivile in opere per i più bisognosi”. E secondo molti, anche in pani e pesci a Sant’Agostino.
Dunque, sempre tratto dalla lettera di Rapinese alla provincia, il crociato proclama finale: “Finché sarò sindaco l’indirizzo è uno solo: ordine e pulizia” che ricorda vagamente “la parola d’ordine è una sola, categorica ed impegnativa per tutti: vincere!”, ma sono suggestioni. Subito smontate dal Beato in persona: “Io sindaco sceriffo? No”. Nooo, ma chi l’ha mai potuto pensare? Di certo non il vastissimo reportage che accompagna il Decreto (due persone) che viene riassunto così: “Il sindaco sembra aver guadagnato punti agli occhi degli amanti degli animali”. E sembra anche più bello, più giovane, così virile! Ma non vorremmo esagerare (noi). Andate in pace.
12 Commenti
De La Provincia salvo solo la pagina dei necrologi, tutto il resto è inutile.
Asilo”Republic” (V.Rossi)
Più di prima ci sarà ordine e disciplina
E chi non vuole restare qui
Vada in collina
Vada in collina
E se qualcuno la vuole menare
Con quella vecchia storia sull’educazione
Abbiamo già bruciato tutti i libri
Bruciamo lui (yeah)
Bruciamo anche lui
sembra di essere in Corea del Nord…….
Bergoglio è una occasione imperdibile, a breve disponibile….al pari del tilocale in via Volta quello del camino NON FUNZIONANTE a soli 1600 al mese. Mira li…..
Ma i cani in ufficio? Saranno multati? … ahahah!
Che spettacolo!
Non mi sembra che La Provincia sia un giornale schierato, qualcun’altro invece si..
Bellissimo articolo. Complimenti.
Immagino per pietà verso la categoria, Emanuele Caso arriva sempre a fare 30 ma non affonda mai la stoccata finale che farebbe 31.
Cosa è cambiato da quando La Provincia non ne perdonava una al pierino d’opposizione a Ra Provincia dei nostri giorni, che si è fatta cassa di risonanza di uno sbirrismo di quart’ordine?
Questa è la domanda che aprirebbe uno scenario di miseria infinita sullo stato di salute della professione.
Che poi, sceriffo. Gli sceriffi dei film andavano contro a messicani brutti e cattivi. Qui siamo alla battaglia delle pisciatine di cane.
Sottoscrivo parola x parola
santo subito!!!!! una prece
RAPINESE
IL LEADER MAXINO
IL CARO LEADER
IL GRANDE TIMONIERE
Giornalismo con la schiena dritta che non teme il ridicolo!!!!!!!!
Complimenti x l articolo…troppo bello e divertente. Amen