Alla fine, a Natale e Capodanno, il Circo a Como non c’è stato. La grigia e fredda realtà di gennaio mette definitivamente ko, almeno per una volta, la proverbiale capacità di questo sindaco, al secolo Alessandro Rapinese, assistito da un grande concerto anche mediatico decisamente coccoloso, di mischiare tutto. Di avviluppare qualsiasi cosa: positiva e negativa, nobile o di ventre, cattiva o infusa di dolcezza. E di creare un bolo di parole, parabole, gestualità, iperboli, stentoree affermazioni a dito puntato e mascella tesa – in definitiva piccole esecuzioni teatrali di grande effetto ma di minore effettività – che trasformano qualsiasi complessità in un unico beverone che fonde verità e finzione, che mischia illusione e realtà, che annienta i confini tra vero, verosimile e solo simile. E’, per l’appunto, il caso (minimo, su questi siamo d’accordo, ma simbolico) del circo.
Che non sarebbe arrivato in grande stile alla piana di Muggiò, lo avevamo anticipato noi, qualche giorno prima di Natale, con un’intervista al rappresentante dell’Ente nazionale di riferimento: Como, addio anche al circo di Natale: Dal comune gestione inadeguata e tardiva, chiusa ogni porta, era il titolo con cui avevamo sintetizzato le parole di Antonio Buccioni. Il quale, senza alcun dubbio, avrà dato una visione della vicenda filtrata dalla propria interessata prospettiva, senza dubbio avrà messo nero su bianco parole da ‘sindacalista’ del settore, e altrettanto certamente potrà aver caricato sul Comune anche responsabilità eccessive. Ma, di fatto, il presidente dell’Ente diceva questo: il circo a Como, per Natale e Capodanno, non ci sarà.
Naturalmente, nel consiglio immediatamente successivo a questa uscita su ComoZero, non è parso vero al sindaco di poter attaccare la stampa cattiva che peraltro – senza una passione speciale per i tendoni, a quanto risulta a chi scrive – non aveva fatto altro che riportare e poi approfondire una nota giunta a varie redazioni.
Eppure così si era espresso Rapinese per darà l’altolà alle informazioni pubblicate: “Viva la stampa libera, ci mancherebbe – aveva esordito il sindaco – ma ci sono informazioni che circolano su mezzi d’informazione che non corrispondono al vero. Per quanto riguarda il circo, stiamo procedendo all’estrazione del quinto e del sesto (dopo i primi 4 abbandoni, ndr), poi ognuno comunica quello che vuole, ma non mi risulta che ci sia stata alcuna inefficienza. Se si trova scritto qualcosa sulla stampa e si prende tutto per buono, e poi si viene qui a parlare di inefficienza senza che vi sia alcun elemento per dirlo, probabilmente si è un po’ superficiali. Non c’è alcun elemento per dire che il circo non viene a Muggiò. Si stanno facendo le estrazioni per il quinto e per il sesto partecipante. Ma qualcuno ha verificato? Ritardi? Ritardi de che? Ma di cosa?”.
Subito dopo, tirando in ballo anche un altro tema (cioè le segnalazioni giunte sul freddo nella sala studio della Biblioteca comunale), ecco la seconda parte della ramanzina: “L’ufficio tecnico ha trovato gli stessi parametri. Rispetto agli articoli sui giornali, non risulta una segnalazione o una mail che parli del freddo in Biblioteca. Zero segnalazioni in Comune. Inoltre il rilievo tecnico è risultato perfetto a dispetto degli articoli di giornale, sempre lo stesso peraltro… Quindi, viva la stampa libera ma magari riporti le informazioni corrette e i consiglieri comunali facciano le verifiche prima di parlare”.
Insomma, per il circo, ancora il 19 dicembre, il verbo sindacale ammoniva che le procedure (iniziate peraltro a ottobre) erano ancora perfettamente in corso; e dunque dire che acrobati e funamboli non sarebbero arrivati, configurava quasi la lesa maestà. Risultato?
Abbiamo seguito il consiglio e – bypassando il ‘divieto’ di telefonare a primo cittadino e assessori – abbiamo mosso quei pochi passi necessari per ficcare due minuti il naso e lo smartphone sulla piana di Muggiò. Dove, a parte qualche furgone parcheggiato e un trenino spento, il circo non c’è. Non c’è stato. E non ci sarà.
Il che, ovviamente, non è un dramma né una notizia che sconvolgerà il mondo. Semplicemente, è la realtà dei fatti. Che però, di questi tempi, è già qualcosa.