“Massima collaborazione per la vaccinazione antinfluenzale dei bambini fino a 6 anni e sulla gestione della sintomatologia degli studenti e un coinvolgimento diretto del pediatra per le attività di prevenzione del disagio sociale dei pre-adolescenti”.
L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha spiegato con una nota i punti salienti dell’Accordo Integrativo Regionale raggiunto oggi da Regione Lombardia con le Organizzazioni Sindacali del Pediatri di Libera scelta.
GOVERNO CLINICO
“L’accordo – spiega l’assessore – prevede un notevole contributo da parte dei pediatri per la gestione del bambino a scuola, in particolare modo per la ricostruzione della sintomatologia rapportata all’esito del tampone. Elementi, questi, che forniranno indicazioni importanti in chiave predittiva al gruppo di lavoro regionale che si sta occupando del coordinamento delle azioni anti-Covid da svolgere in riferimento alla sanità scolastica”.
“Le ATS lombarde – prosegue l’assessore – stanno inoltre elaborando insieme ai pediatri che garantiscono la massima collaborazione, un piano organizzativo per la vaccinazione antinfluenzale dei bambini con età compresa fra i sei mesi e i sei anni, che sarà avviato da metà novembre”.
Regione Lombardia provvederà a sostenere le spese organizzative sostenute dai professionisti in occasione della campagna antinfluenzale riconoscendo 6 euro per ogni prestazione vaccinale.
UN NUOVO PERCORSO DI QUALIFICAZIONE DELLA PROFESSIONE
L’intesa definita oggi prevede lo sviluppo di un percorso di qualificazione della professione pediatrica, in termini di associazionismo e di stabilizzazione del personale di studio. Per sostenere queste nuove opportunità Regione Lombardia investirà 1,8 milioni di euro.
“Un rinnovato assetto organizzativo – aggiunge l’assessore al Welfare – permetterà di consolidare l’alleanza con i Pediatri che potranno così assicurare, fra le altre cose, un contributo importante in sinergia con le ASST lombarde nell’ambito della gestione del disagio sociale nella fase pre-adolescenziale e nella cura delle principali patologie del bambino”.
VACCINI AGLI OVER 60
In relazione ad alcune notizie emerse oggi, Regione Lombardia chiarisce che la campagna antinfluenzale 2020/2021 partirà la seconda metà di ottobre. I vaccini acquistati sono sufficienti per garantire la copertura delle categorie previste dalle indicazioni nazionali. Si partirà, rispettando l’ordine di priorità con le persone fragili con più patologie definite dal Ministero della Salute, gli Over 60, il personale sanitario, le donne gravide e i bambini fino a 6 anni.
3 Commenti
La Camera ha approvato il 23/9 due mozioni in materia di vaccini che impegnano il Governo su approvvigionamento e offerta attiva del vaccino antinfluenzale alla luce delle nuove raccomandazioni della comunità scientifica, gli schierati ovviamente danno la colpa a Regione Lombardia ma pare proprio che anche il governo abbia le sue belle responsabilità….
Caro Signor Libero, chi non è schierato lanci la prima pietra. ?
In realtà lei non me la racconta tutta. ?
Il 23.9 sono state approvate due mozioni: la prima promossa da Elena Carnevali del PD che chiedeva l’intervento del Ministero della Sanità per trovare soluzioni al mancato approvvigionamento da parte delle Regioni dei vaccini. In particolare, si lamentavano le difficoltà di alcune Regioni, tra cui la Lombardia, nel disporre di scorte sufficienti. La mozione chiedeva l’intervento del Governo (il 23.9 è una settimana fa) per supportare le Regioni. Il compito è in capo alle Regioni altrimenti la mozione non avrebbe avuto senso. La seconda a firma Maria Stella Gelmini di FI è stata accolta parzialmente. È stata accolta la richiesta di supporto alle Regioni (come del resto chiesto dalla Carnevali), ma on è stata accolta la mozione, assai intelligente, che chiedeva che la somministrazione dei vaccini potesse essere fatta direttamente in farmacia. Purtroppo, l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri è assai influente in Parlamento. Una terza mozione di Andrea Mandelli (FI), sulla falsariga della precedente, non è stata approvata.
Lasciamo qualche settimana ancora prima di inquietarsi con il Governo. Adesso, concentriamoci a evidenziare i limiti sempre più evidenti nel governo della Sanità Lombarda. (l’informazione, se vuol verificare che non sia sul Minculpop, è reperibile su http://www.quotidianosanità.it). Con simpatia. ?
Indipendentemente dai proclami stiamo assistendo all’ennesima figuraccia della tanto esaltata Sanità lombarda.
Con la necessità di una capillare distribuzione dei vaccini antinfluenzali per ridurre i rischi di confusione in fase di diagnosi con la ben più pericolosa Covid19, la Sanità lombarda arriva con qualche settimana di ritardo rispetto alla Sanità delle altre regioni e con un numero di dosi assolutamente insufficiente per il fabbisogno.
Chi è andato in farmacia si è sentito dire che il numero di dosi previsto per le categorie non a rischio è di 12/14 per farmacia. In altri termini, chi non ha più di 60anni, chi non è più giovanissimo e chi non ha patologie pregresse non riuscirà a vaccinarsi. Quanto è fantastica la Sanità lombarda!!! Ma come faremmo senza….
C’è da chiedersi se queste continue figuracce dipendono dalla mancanza di alternanza al Governo della Regione o più semplicemente dalla straordinaria capacità di chi ci governa ormai da trent’anni di trasformare tutto, anche le stupidaggini, in spot pubblicitari…………perché è evidente che ormai si tratta solo di questi!