A un quasi esatto dalla “ripartenza” non mostra segni di “riaccensione dell’epidemia”. Il messaggio per certi versi rassicurante viene dall’Ats dell’Insubria.
“I dati riportati nel Sistema di Sorveglianza del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Insubria – dice il documento – nell’ultima settimana osservata (dal 28 giugno al 4 luglio), che segue di circa un mese la fase di apertura delle attività socio-produttive del 4 giugno, non mostrano segnali di riaccensione dell’epidemia”.
“Rispetto alla settimana precedente – prosegue Ats – si registra una diminuzione dei nuovi casi totali (da 76 a 23), una riduzione dei casi attualmente positivi (da 1.269 a 875) e una riduzione dei deceduti (da 11 a 5). Il tasso d’incidenza, registrato complessivamente dall’inizio dell’epidemia, in ATS Insubria (5,33 x 1.000), si conferma inferiore a quello regionale (9,38 x 1.000), mentre l’incidenza settimanale dei casi, nelle ultime nove settimane, si è ridotta passando da 41,7 a 1,6 per 100.000 abitanti”.
Al 4 luglio 2020, l’epidemia per Covid-19 nel territorio di ATS Insubria, ha determinato un totale di 7.844 casi: rispetto al 27 giugno +23, di cui +16 in provincia di Varese e +7 in provincia di Como.
Sul totale i positivi attualmente raggiungono l’11,2%, i guariti il 73,5% e i deceduti il 15,3%.