Le ultime disposizioni di Regione Lombardia in materia di Coronavirus stanno mettendo seriamente in affanno l’ospedale Valduce di Como.
A proposito dei “sospetti infetti” le indicazioni diffuse ieri sono chiarissime: “Ogni paziente che si presenti in Pronto Soccorso con un quadro clinico suggestivo di infezione respiratoria e che necessiti ricovero, deve essere testato per Covid-19 con tampone nasofaringeo, anceh senza procere prima a indagare contatto con caso certo e/o provenienza geografica”
E ancora: “Nell’attesa dell’esito i pazienti muniti di mascherina chirurgica, dovranno essere assistiti in area dedicata all’interno della struttura ospedaliera, fino alla disponibilità del risultato del tampone, al fine di evitare diffusioni all’interno dell’ospedale, sia nei confronti del soggetto in esame che di altri soggetti”.
“Hanno generato un problema molto serio”, accusa Mario Guidotti, Direttore del dipartimento medico e Primario di Neurologia del Valduce.
“L’indicazione per i pazienti con patologie respiratorie da sottoporre a tampone ci ha obbligato a chiudere cinque stanze doppie in medicina per dedicarle all’isolamento, quindi abbiamo dovuto 10 pazienti in chirurgia. A cascata, per un evidente problema logistico, sono stati cancellati diversi interventi programmati”. L’ospedale è in sofferenza: “Cerchiamo di riprogrammare ma è difficile. Inoltre l’isolamento prevede la presenza di uno staff specializzato di pneumologi e infermieri monito di tutte le protezioni”.
E c’è anche la beffa: “In alcuni casi è evidente come non si tratti di Coronavirus ma siamo comunque obbligati a rispettare la procedura con tutte le conseguenze del caso sulla vita ospedaliera”.
Nessuna previsione positiva per i prossimi giorni, peraltro. Ci sarà un peggioramento? “Sì, per forza”.
2 Commenti
Forse dimentica che è un ospedale con prerogative anche pubbliche e si deve mettere a disposizione per emergenze di questo tipo. Trovi lo spazio nelle camere a pagamento.
L’ospedale in questione ha il reparto di chirurgia in ristrutturazione dalla scorsa estate e i pazienti chirurgici sono già distribuiti nelle altre divisioni.
Le camere a pagamento si trovano proprio in quel dipartimento.