Nel consueto aggiornamento settimanale sull’andamento dell’epidemia, Ats Insubria ha comunicato oggi i dati della prima settimana del 2021 in merito a contagi e vaccinazioni contro il virus.
Nell’ultima settimana è stato rilevato un aumento dei casi di Coronavirus nelle due province di Como e Varese: rispettivamente 1.071 e 1.602 nuovi positivi. “I dati non sono buoni – ha sottolineato il direttore sanitario Giuseppe Catanoso – siamo in una fase in cui dobbiamo ancora prestare molta attenzione. Il dato che preoccupa di più è l’Rdt: l’aumento marcato di questo indicatore fa presagire una ripresa della pandemia”.
Un incremento, secondo il direttore sanitario di Ats Insubria, “legato alla maggiore circolazione della popolazione e quindi del virus nel periodo natalizio e di zona gialla”. Sempre questi dati, secondo Catanoso, avrebbero “suggerito al Comitato Tecnico Scientifico anche lo slittamento della data di rientro in classe per gli studenti delle scuole superiori”.
Per quanto riguarda la cosiddetta “variante inglese” del Covid, grazie al monitoraggio effettuato da Asst Valle Olona all’aeroporto di Malpensa fino al 6 gennaio sono stati registrati 6 casi di virus mutato su 31 tamponi positivi (su un totale di 1251 tamponi). “Questi soggetti devono essere posti in quarantena e poi testati, come tutti coloro che presentano l’infezione – ha spiegato Catanoso – il Covid ha capacità di mutare in maniera intensa, con il progredire della pandemia c’è il rischio che aumentino le mutazioni ma il vaccino è efficace anche per questi casi”.
A proposito di vaccinazione anti-Covid, Ats Insubria registra circa 4 mila vaccini effettuati sul territorio comasco e varesino fino al 7 gennaio: 1738 da Asst 7 Laghi, 813 da Asst Valle Olona e 1285 da Asst Lariana. “La seconda ondata ha colpito duramente le nostre due province, molti operatori sanitari si sono infettati e quindi non hanno sentito l’immediata necessità di vaccinarsi – così Catanoso – è opportuno che la vaccinazione venga fatta primariamente da soggetti che non hanno avuto ancora la malattia”.
Soddisfacente, nel territorio coperto da Ats Insubria, il numero attuale di adesioni alla vaccinazione tra il personale sanitario: oltre il 75%. In particolare: nelle strutture sanitarie delle Asst si registra una percentuale di adesione intorno al 72%, tra i medici di famiglia 65% (con un dissenso intorno al 7%), tra i pediatri 77% (5-6% dissenso), tra i medici delle Usca e di continuità assistenziale oltre il 95%.
Il personale e gli ospiti delle Rsa comasche e varesine, dove la campagna vaccinale è iniziata mercoledì 7 gennaio, secondo quanto riferito da Ats dovrebbero essere vaccinati entro fine mese. Si tratta di 17 mila persone tra Como e Varese, circa 4.100 ospiti e 3.900 operatori sanitari per la sola provincia di Como. Nei prossimi giorni Ats cercherà di rilevare le altre strutture non inserite in questa prima fase di vaccinazione tra cui quelle di Assistenza Domiciliare Integrata, quelle residenziali per disabili o le strutture psichiatriche.
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