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Covid, allarme Ats: “Como oltre i 300 casi per 100mila abitanti, riparte la terza ondata”

Nell’aggiornamento settimanale di Ats Insubria in merito all’andamento della pandemia, sono stati confermati i dati allarmanti riscontrati negli ultimi giorni per il territorio comasco e varesino.

Colpita, in particolare, la provincia di Como che da mercoledì 3 marzo si trova in zona arancione rafforzata ma vede un’incidenza di casi di Covid in costante crescita.

“Purtroppo i casi sono in aumento – così il direttore sanitario Giuseppe Catanoso – la settimana scorsa Como era già oltre il valore di incidenza di 250 casi ogni 100mila abitanti, stabilito come limite per la zona arancione rinforzata, mentre Varese era ancora al di sotto. Ma questa settimana Como è andata ben oltre i 300 e Varese si sta spostando verso i 250”.

 

“Dall’andamento del contagio è molto evidente una tendenza marcata alla ripresa dell’epidemia – ha aggiunto Catanoso – c’è stato un aumento dell’indice Rt che ora è in lieve flessione, ci auguriamo possa andare avanti così grazie all’arancione rinforzato. Osservando il tasso di incidenza per ambito, pare che siamo di fronte a un tentativo di ripartenza della terza ondata”.

Proprio in merito all’incidenza per ambito territoriale, le aree più colpite della provincia comasca sono Erba, Cantù, il Medio Lago, Como, Lomazzo. “Diversamente da quanto evidenziato per Viggiù, non abbiamo comunque cluster o focolai particolarmente evidenti su determinati paesi o città – ha specificato Catanoso – i dati sono abbastanza diffusi”.

Preoccupa particolarmente la variante inglese, ormai presente in tutta la Regione Lombardia. “Non possiamo escludere che in questo incremento di Como ci possa essere la variante inglese – così Catanoso – probabilmente andrà a sostituire il ceppo di Wuhan, il wild type, ormai non ha praticamente senso cercarla perché è presente in tutta la Regione. Dobbiamo evitare che circolino altre varianti”.

Anche per quanto riguarda le scuole, prosegue l’incremento delle quarantene nelle due province di Como e Varese. Per Como, nelle ultime settimane l’aumento è evidente soprattutto nella scuola primaria.

“Confermo che le scuole, a mio parere, sono uno dei luoghi più pericolosi – ha concluso Catanoso – non tanto per la scuola in sé quanto per le aree esterne e i mezzi pubblici dove si aggregano i ragazzi. Penso che andremo verso la zona arancione rinforzato e quindi verso la chiusura delle scuole per tutta la Regione Lombardia, d’altronde stiamo combattendo una guerra e per fortuna nessuno di noi ha vissuto quella vera ma i miei genitori per due o tre anni non sono andati a scuola. Per uscire da questa guerra dobbiamo combattere con tutte le armi a disposizione”.

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