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Covid, Ats: a Cantù e Mariano situazioni più critiche. Operatori positivi in 80 Rsa. Da 170 medici ok ai test rapidi

Ats Insubria, durante la settimanale conferenza stampa online di approfondimento in merito all’andamento dell’emergenza sanitaria, ha fatto il punto della situazione dei contagi a Como e Varese.

Il Direttore Sanitario Giuseppe Catanoso ha introdotto l’incontro parlando del picco registrato lo scorso martedì, quando nelle due province di competenza di Ats Insubria risultavano oltre 4 mila casi di positività al virus. “Molti tamponi erano stati effettuati dal 6 novembre in avanti – ha spiegato – i tamponi fatti tra il venerdì e la domenica vengono processati il lunedì, questo spiega perché abbiamo numeri così alti al martedì o al mercoledì. In realtà stiamo vedendo che le differenze da settimana a settimana sono minime, possiamo sperare che nelle prossime settimane si avvii una progressiva riduzione delle positività in quanto si è ridotto l’incremento dei contagi”.

I territori maggiormente colpiti della provincia di Como, secondo l’ultimo aggiornamento fornito da Ats Insubria, comprendono le aree di Cantù e Mariano. Quelle meno colpite sono il medio Lario, Erba e Olgiate Comasco. Mediamente colpite, invece, le zone di Como e Lomazzo.

Tassi incidenza settimanali CO (2)

 

Per quanto riguarda le Rsa, a fronte di un aumento dei casi negli ultimi giorni, Ats ha comunicato che su 115 strutture nelle due province di Como e Varese, 48 presentano contagi di pazienti e operatori mentre 80 avrebbero solo operatori positivi.

Per le scuole, viene evidenziato uno stazionamento dei dati rispetto alla settimana scorsa: le classi in quarantena sono passate da 1300 a 1222, gli alunni in quarantena da oltre 17mila e oltre 16mila soprattutto nelle scuole elementari.

Report scuole 13 novembre

 

Test rapidi e medici di base

Ats ha anche comunicato un aggiornamento sui nuovi test rapidi che verranno effettuati dai medici di base.

“Stiamo studiando una modalità operativa per eseguire i tamponi rapidi con un hot spot diffuso – ha spiegato Marco Magrini, Coordinatore dell’Emergenza Covid – vogliamo lavorare coi sindaci del territorio, insieme ai medici di medicina generale. Dopo la prenotazione ed esecuzione del tampone rapido da parte dei medici, in caso di positività del paziente si può creare un sistema di prenotazione immediata per il tampone molecolare, così da tracciare subito i sospetti e bloccarli a casa”.

Attraverso questi punti di esecuzione del test rapido, dunque, si avrebbe un’accelerazione dei tempi di tracciamento e isolamento dei positivi. Per quanto riguarda Ats Insubria, al momento avrebbero già aderito 170 medici di base (su un totale di circa 1000) , alcuni per svolgere attività presso i loro ambulatori e altri in strutture messe a disposizione dal territorio. “Stanno arrivando alcune richieste da parte dei sindaci per attivare le postazioni nei Comuni – così Magrini – l’importante è avere una buona organizzazione e un coordinamento”.

Il Direttore Sanitario Catanoso, ha aggiunto: “Due giorni fa abbiamo avuto un incontro con i presidenti dei vari organi di Como e Varese per iniziare a gestire questa procedura al più presto. Ci sono arrivati tra gli 8.000 e i 9.000 test rapidi, da distribuire ai medici di medicina generale. Abbiamo già individuato alcune soluzioni integrate con le nostre attività per effettuare questi test”.

Tassi incidenza settimanali VA_CO (2)
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