Tanti fronti aperti per Ats Insubria nella lotta al coronavirus e ora alle sue varianti. Oltre al monitoraggio del contagio e alla campagna vaccinale, il territorio di Varese deve affrontare una mini zona rossa a Viggiù dove sono stati riscontrati 14 casi della cosiddetta variante scozzese.
“L’andamento del contagio ha avuto un aumento la scorsa settimana mentre questa settimana la situazione è stazionaria con una leggera diminuzione a Varese e un leggero aumento a Como – ha commentato il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso – aumentano i contagiati sotto i 24 anni. Anche nelle scuole abbiamo registrato un aumento, soprattutto nella secondaria di secondo grado”.
Quindi il direttore ha aggiornato sulla situazione di Viggiù. “C’è la nostra zona rossa perché l’incidenza su quel territorio è oltre quattro volte superiore rispetto a tutto il territorio di Ats Insubria. A fronte di questi dati ci siamo domandati cosa stesse accadendo – ha spiegato Catanoso – all’inizio abbiamo ipotizzato ci fosse la variante inglese e abbiamo fatto un testing mirato. Abbiamo trovato due casi di variante inglese ma la sorpresa è stata un’anomalia, una variante diversa, ovvero quella scozzese, di cui in Italia era presente solo un caso a Trieste fino a quel momento”.
Quindi mentre a Viggiù continuano i test mirati di screening sulla popolazione, su tutto il territorio (Asst Lariana compresa) è partita la somministrazione agli over 80. Sono 126 gli anziani che otterranno la prima dose di Pfizer oggi all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. “Siamo partiti con numeri contenuti perché vaccinare persone anziane è diverso rispetto a quanto fatto fino ad ora – ha spiegato Catanoso – possono avere difficoltà motorie e quindi magari devono essere accompagnate. Abbiamo dovuto fare valutazioni attente sui percorsi per evitare sovraffollamenti. E’ chiaro però che si dovrà andare nei prossimi giorni con ritmi molto più serrati”.
Infine a breve dovrà partire anche la campagna vaccinale di massa ma ancora non si conoscono i luoghi dove avverrà. “E’ prevista tra venerdì e lunedì una delibera regionale che autorizzi alcuni di questi hub, ancora non sappiamo quali saranno – ha concluso Catanoso – ritengo che Lariofiere a Erba abbia caratteristiche tali che la Regione lo scelga. Su Villa Erba a Cernobbio invece non sono in grado di dire nulla”.