Tampone o non tampone? Chi deve stare in isolamento, chi in quarantena? Sono queste le domande che molti, nelle ultime settimane, si stanno facendo. Come agire, insomma, se sono entrato in contatto con una persona positiva al Covid?
Per avere chiarezza in merito, abbiamo chiesto direttamente al presidente dell’Ordine dei Medici di Como e della Lombardia Gianluigi Spata.

“La procedura è di una semplicità assurda – ci spiega – una persona che è sicura di essere entrata a contatto con un positivo Covid, un contatto stretto, deve rivolgersi al proprio medico curante che provvederà a fare la debita segnalazione all’Ats di riferimento e ad attivare la procedura di richiesta del tampone. Nel frattempo si deve restare in isolamento”.

Quindi non chiamate l’Ats ma semplicemente il vostro medico, sarà lui a valutare e prenotarvi il tampone a meno che si sia in ambiente scolastico. “Quello ha una procedura a parte”, specifica Spata.

E se la persona positiva al virus non è un mio contatto stretto? Se ad esempio sono stato in sua compagnia solo per qualche ora?

“In ogni caso, anche se non è un contatto stretto, bisogna chiamare il proprio medico e sarà lui a decidere e dirvi come procedere – così Spata – ricordo a tutti che non bisogna andare assolutamente in Pronto Soccorso, va evitato tassativamente per questi casi”.
La procedura per i contatti stretti, per quanto riguarda l’isolamento, è anch’essa chiara.

“Sono previsti 10 giorni di quarantena – continua – con l’esecuzione del tampone alla fine del 10° giorno di isolamento. Se il tampone è negativo, si può tornare al lavoro. In ogni caso, dopo 14 giorni di isolamento gli asintomatici possono riprendere il lavoro anche senza necessità di fare il tampone”.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DA COMO, LOMBARDIA E TICINO