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Sanità

Ex Sant’Anna, finalmente apre il reparto per i pazienti in “transizione Covid”. Come funziona

Per far fronte all’emergenza Covid-19, Asst Lariana ha messo in atto una riorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali e creato una rete di interventi per una dimissione in sicurezza del paziente, dei suoi familiari e della rete sociale comunitaria.
A tale finalità rispondono l’apertura di una degenza di transizione nel presidio Felice Villa a Mariano Comense cui si affianca da oggi un’analoga degenza a Como, in via Napoleona, nell’area dell’ex ospedale Sant’Anna, con un modulo di 20 posti letto (aumentabili fino a 31).
Il reparto invididuato a Como si trova nell’area dell’ex ospedale Sant’Anna, nell’edificio che ospitava la Radioterapia. E’ al primo piano ed è idoneo all’identificazione di un percorso dedicato Covid.

La struttura risponde alle seguenti caratteristiche: presenza di assistenza medica h24, assistenza infermieristica h24, presenza di specialisti geriatri/cardiologi /pneumologi (a disposizione), possibilità di effettuare indagini di laboratorio, possibilità di effettuare diagnostica radiologica (di base), possibilità di garantire ossigenoterapia.In tale presidio si intende inoltre implementare un progetto di telemedicina, con monitoraggio dei parametri personalizzato già durante il ricovero, da proseguire al domicilio del paziente, per un periodo da definire in base alle condizioni alla dimissione e in correlazione anche a pregresse patologie croniche.

Per quanto riguarda l’organico Asst Lariana provvederà con propri dipendenti, garantendo la presenza di 1 medico dalle 8 alle 20, sette giorni su sette, e di 1 medico in reperibilità dalle 20 alle 8, sette giorni su sette; 2 caposala, 7 infermieri e 6 Oss (con turni 8-14, 14-20 e 20-8). La definizione del personale infermieristico presente sarà poi definito in base al numero di pazienti ricoverati.

“La fase del miglioramento clinico per molti pazienti risulta prolungata e caratterizzata da debilitazione  psicofisica – osserva Raffaella Ferrari, direttore socio-sanitario di Asst Lariana – Alcuni soggetti, inoltre, permangono a lungo positivi al tampone ed è necessario prevedere una situazione di accoglienza in attesa della loro negativizzazione per assicurare l’attività assistenziale nelle massime condizioni di sicurezza possibile per utenti e familiari e in ottemperanza al criterio di limitare al massimo i contagi”.

“Queste degenze di transizione – sottolinea il direttore generale Fabio Banfi – consentono di rendere disponibili posti letto in ospedale e allo stesso tempo aumentare la capacità di risposta per i bisogni espressi dal territorio“. Oltre che per i pazienti ricoverati in ospedale e in via di dimissione, i posti letto in via Napoleona saranno messi a disposizione del territorio.

I lavori eseguiti nelle scorse settimane hanno riguardato la tinteggiatura dei locali interni ed esterni, la riqualificazione dell’impianto elettrico e di rilevazione incendi e la pulizia.

Aggiornamento: nota del consigliere regionale dem, Angelo Orsenigo:

“Con la riattivazione del vecchio Sant’Anna, Como avrà finalmente un presidio in più anche contro il Covid-19.

Oggi è il coronamento di uno sforzo corale compiuto da sanità e politica e un primo passo importante verso una medicina territoriale al servizio del cittadino. Impossibile però non sottolineare la lentezza di Ats Insubria che ha permesso l’apertura della struttura solo ora, quando ormai i contagi sono al minimo e dopo mesi caratterizzati da un trattamento di sfavore per Como rispetto a Varese” così commenta il consigliere regionale Angelo Orsenigo, primo a farsi promotore dell’idea di un presidio per malati di Coronavirus nella struttura di via Napoleona.

“La mia proposta risale infatti a marzo quando gli ospedali della provincia erano in forte sofferenza. Solo oggi il progetto si concretizza – dice Orsenigo, che chiede – in tutte queste settimane quanti anziani soli avrebbero potuto affrontare la quarantena in via Napoleona? Quante persone impossibilitate ad isolarsi in case troppo piccole da nuclei familiari troppo grandi avremmo potuto aiutare? Questi interrogativi mettono anche in profonda discussione il trattamento di “serie B” riservato da Ats Insubria al nostro territorio”.

“Per contro, Asst Lariana e il Direttore Generale, Fabio Banfi, si sono dimostrati essenziali nel portare a compimento il progetto: un presidio sanitario importante anche in un’ottica preventiva in caso di una seconda ondata di Coronavirus. La proposta ha poi raccolto molti consensi tra le forze politiche comasche: un esempio di buona politica, di collaborazione che fa bene alla comunità” continua Orsenigo che conclude.

“L’esperienza del Vecchio Sant’Anna deve funzionare da guida per il futuro della sanità comasca e lombarda che deve necessariamente partire dal territorio, con una revisione della riforma del 2015 sponsorizzata al tempo con grande entusiasmo dagli stessi partiti che oggi, ne chiedono lo smantellamento”.

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