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Fontana: “Da lunedì tamponi rapidi da medici e pediatri e per test a domicilio. Via libera anche ai privati”

“Da lunedì i tamponi rapidi antigenici inizieranno ad essere utilizzati dalle Atse Asst della Lombardia in determinati ambienti pubblici e successivamente, grazie ad una delibera che sarà presentata in Giunta martedì 3 novembre, saranno forniti a medici e pediatri di famiglia che daranno la disponibilità. Queste tipologie di test consentono una rapida definizione dell’esito e sono quindi molto importanti per l’individuazione dei possibili casi Covid in diversi ambiti”.

Lo fa sapere il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a seguito della riunione con tutte le direzioni strategiche delle Ats e delle Asst della Lombardia avvenuta ieri. L’utilizzo dei test antigenici rapidi sarà disciplinato attraverso un apposito provvedimento iscritto all’ordine del giorno della prossima Giunta regionale.

“I tamponi antigenici rapidi – spiega l’assessore al Welfare Giulio Gallera – saranno resi disponibili per medici e pediatri di famiglia, per le Usca che effettuano test a domicilio su indicazione del medico, o in determinate collettività, nel settore scolastico, nelle unità d’offerta residenziali e semiresidenziali, nei Pronto Soccorso, negli istituti penitenziari per una rapida definizione dei casi positivi e dei contatti stretti”.

I test antigenici intercettano specifiche porzioni proteiche presenti sulla superficie virale del Sars-Cov-2.

“Viene disciplinato l’utilizzo del tampone antigenico – aggiunge  Gallera – anche al di fuori dei percorsi di sanità pubblica. I medici potranno eseguire i test rapidi in centri e ambulatori privati, oppure nelle farmacie dei servizi purché venga garantita la segnalazione degli esiti all’Atse fornite le opportune informazioni sulla quarantena o sull’isolamento in caso di positività, oltre alla prenotazione del tampone molecolare di conferma senza costi o procedure aggiuntive per il cittadino.

Analoghe prescrizioni valgono in caso di effettuazione dei test da parte del medico in ambito aziendale”.

“Le nostre Ats e Asst – conclude Gallera – in raccordo con i Comuni e avvalendosi in alcuni casi della collaborazione con la sanità militare, hanno predisposto progetti specifici che prevedono l’allestimento di punti tamponi sul territorio”.

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Un commento

  1. fa specie vedere nella fotografia l’assessore che indossa la mascherina degli egoisti (95% di protezione in entrata 0% in uscita) e il presidente che indossa una mascherina chirurgica nn certificata!
    poi ci chiediamo perchè in Lombardia andiamo Male?

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