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Lombardia, stop agli interventi chirurgici programmati. Guidotti (Valduce): “Grosso guaio, succede prima del previsto”

Con una circolare interna del direttore generale dell’assessorato al Welfare, Marco Trivelli, la Regione ha deciso di ridurre l’attività chirurgica ordinaria.

Un provvedimento identico era stato preso nel marzo scorso e non è un segnale confortante. Anche perché la disposizione, che pure era nell’aria, sarebbe dovuta arrivare sì ma solo tra qualche settimana.

“Sono stati bloccati gli interventi su posto letto – spiega Mario Guidotti primario di Neurologia e direttore dell’Area Medica dell’ospedale Valduce di Como – di fatto parliamo delle operazioni non urgenti programmate”.

Per il momento, dunque, salvaguardati gli ambulatoriali e le situazioni critiche non differibili oltre a urgenze e emergenze. “Stiamo riorganizzando in queste ore, chiudiamo l’ala chirurgica e comprimiamo le chirurgie oncologiche, ginecologiche, urgenti e altre non rinviabili che comunque sono garantite”.

Al Valduce inoltre riapre un’ala medica: “Era stata chiusa nei giorni scorsi per alcuni casi positivi e per problemi di personale che ora, con la chiusura parziale della chirurgia, si libera. Per il momento è destinata a non Covid subacuti. La riorganizzazione permette anche di liberare risorse per il reparto Covid”.

Reparto che ora è arrivato a 31 posti letto nella struttura di via Dante. Posti che, evidenzia Guidotti: “Non sono tutti occupabili perché chi è sospetto e in attesa di tampone deve rimanere in camera singola finché non vi sono certezze”.

Altro discorso l’intensiva, dove non c’è pressione del virus: “Al momento è il sistema degli Hub regionali a coprire e noi non ne facciamo parte, i pazienti vengono dirottati”.

Per quanto riguarda quanti vedranno sospesi gli interventi chirurgici non urgenti, spiega il primario “devono solo aspettare, su scala regionale questo è un grosso guaio, siamo arrivati a questa situazione prima del previsto. Volevamo evitarlo, non è stato possibile”.

Infine, tra coprifuoco in atto e spettro del lockdown (solo una settimana fa da queste pagine Guidotti ha auspicato forme di autolockdown volontarie) l’appello è chiarissimo: “Invito le persone a fare la propria parte. E’ una guerra, in prima linea ci sono i ricercatori che studiano il vaccino, l’arma finale, poi medici e personale sanitario. Ma i cittadini non sono disarmati, chiediamo loro di fare di più. Bene mascherina, distanziamento e igiene ma bisogna pensare ai più fragili. E’ bene stiano a casa il più possibile”.

Covid – Guidotti (Valduce): “O auto-lockdown o ci finiamo comunque. Molti i positivi asintomatici che si presentano per altre patologie”

EDIT – 15.28

La circolare regionale ha scatenato polemiche. Pochi minuti fa la replica dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera:

Lombardia, stop agli interventi chirurgici programmati. Guidotti (Valduce): “Grosso guaio, succede prima del previsto”

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