“La sanità Comasca è al collasso, manca tutto, ma soprattutto manca il personale”. Così la Cgil di Como che annuncia un presidio in piazza Vittoria a Como il 17 ottobre. Si legge in una nota:
La drammatica condizione della Sanità in Lomabardia è frutto di scelte sbagliate e senza prospettiva della politica regionale. Oltre al blocco delle assunzioni e del rinnovo dei contratti nella sanità pubblica la Regione Lombardia ha equiparato il sistema pubblico a quello privato. I due sistemi non sono uguali né per l’offerta sanitaria, né nel trattamento del personale dipendente. Se oggi gli ospedali della provincia di Como (Menaggio, Cantù e Mariano) sono in enorme difficoltà, causata non solo dall’esodo in Svizzera del personale infermieristico.
La proposta di referendum della Cgil, bocciata dal Consiglio Regionale, aveva quale obiettivo la valorizzare del servizio sanitario pubblico e universale e la promozione di politiche sanitarie che rispettino i bisogni del territorio e non gli interessi o peggio ancora il profitto di chi con la sanità si è arricchito negli anni, e non ha restituito né in servizi né al personale alcun beneficio . Riaffermando questo ruolo centrale e riconoscendo condizioni economiche e organizzative migliori (a chi nella sanità pubblica opera) è possibile fermare l’emorragia di personale. Per tornare ad avere una sanità che “funziona” serve valorizzare il sistema pubblico e le professionalità che in esso operano, perché la sanità non è una merce.
e di farlo tornare il centro del sistema sanitario in Lombardia. condizioni pessime della sanità pubblica da cui scappano perPer queste motivazioni saremo in piazza Vittoria a Como martedì 17/10 dalle 9 alle 12 per sensibilizzare cittadine e cittadini sulla necessità di un cambiamento del sistema sanitario che non dimentichi le persone più fragili e che valorizzi il proprio capitale umano.
3 Commenti
Ormai la sanità pubblica è al collasso, A Como soffriamo anche per l’attrazione fatale degli stipendi più alti offerti oltreconfine. La quale non è la causa principale, ma è da ricercare nei turni insostenibili dovuti alla carenza di personale. Il futuro è molto preoccupante, visto le scarse richieste di iscrizioni alla facoltà infermieristica.
Credo proprio che la CGIL abbia sollevato “IL” problema.
Il servizio sanitario pubblico è fondamentale per la vita dei cittadini.
Quello che impressiona non è la Sanità lombarda al collasso. Lo si era capito da un pezzo. È impressionante sentire quelli che parlano di “eccellenza della sanità lombarda” nonostante le attese bibliche per le operazioni, la mancanza di medici di base, gli organici ridotti negli ospedali e i limiti organizzativi e gestionali che si sono avuti nelle fasi dell’emergenza pandemica. Cosa vogliamo farci. Portiamo pazienza e accontentiamoci della storica vittoria riportata dal nostro Assessore Fermi eletto nelle liste della Lega che governa in Regione: “il lago è stato ripopolato con il lavarello”. (Comozero 8/9/2023). Lasciamogli il tempo di festeggiare con gli amici siluri e lucci e poi, tra i tanti impegni, troverà il tempo di risolvere quel problemuccio che è la sanità in provincia di Como.