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Sanità

Una carezza in più per i bimbi: Abio Como anche all’ospedale di Gravedona. E c’è un corso per aiutare

Abio Como Odv, presente nel in provincia di Como dal 1988 e da tempo all’opera con 117 volontari negli ospedali Sant’Anna, S.Antonio Abate, Ospedale di Erba, da giugno 2024 anche nella pediatria dell’Ospedale Generale di Zona Moriggia Pelascini di Gravedona ed Uniti e ora cerca nuovi volontari. La missione di Abio è prendersi cura dei bambini ricoverati e delle loro famiglie per attenuare il trauma dell’ospedalizzazione affinché trovino supporto nella presenza e nel sorriso di persone adeguatamente preparate, promuovendo il rispetto dei diritti dei bambini e degli adolescenti in Ospedale.

Il comune sentire ha portato a  prendere in seria considerazione l’avvio del servizio ABIO nel reparto di pediatria di un ospedale nuovo per ABIO.  L’Ospedale  Generale di Zona Moriggia-Pelascini è un presidio importante   in quanto  è punto di riferimento per l’area altolariana e non solo,  poiché  interessa anche la Valchiavenna e la bassa Valtellina; è dunque importante per i residenti ma anche per i turisti  che popolano la zona nel periodo estivo, trovandosi l’ospedale in una area  ad alta vocazione turistica in continua crescita.

Questa apertura del servizio ABIO va a colmare un vuoto e a soddisfare un bisogno di supporto a bambini, adolescenti, alle loro famiglie e indirettamente  anche a medici e personale sanitario sollevandoli da  alcune attività che non sono di carattere strettamente medico. Contribuisce ad  attenuare le tensioni che psicologicamente scattano nell’ambiente ospedaliero, sconosciuto e così diverso dai contesti abitualmente frequentati, andando a incidere sullo stato del piccoli pazienti  e dei loro familiari che vengono virtualmente trasportati  nella dimensione sana anche in ospedale.

I volontari li coinvolgono in attività di svago affinché, tenendo conto del loro bisogno di gioco, possano vivere l’ospedalizzazione  con maggiore serenità. Il contatto con figure che esulano dalla malattia, dalle terapie, dai sanitari, produce una sorta di umanizzazione del luogo, creando un’atmosfera di svago anche nella malattia.

La lunga esperienza dell’associazione nei 200 reparti pediatrici facilita sicuramente  la presa in carico di questa pediatria grazie anche alla stretta e indispensabile disponibilità e collaborazione con  la direzione, con i medici, con il  personale sanitario dell’ospedale  e con le istituzioni del luogo.

L’impegno dedicato a questa nuova progettualità  da parte di ABIO Como  si sposa con la responsabilità che l’ Associazione  da sempre  assume  verso  l’infanzia, l’ adolescenza, attraverso lo sviluppo di iniziative a loro destinate e anche alla promozione dei diritti dei pazienti in ospedale secondo la carta elaborata da  Fondazione ABIO Italia  seguendo i principi della carta di EACH.

Aspetto distintivo al quale ABIO riserva grande attenzione e sul quale investe ogni anno è la formazione, la preparazione e l’aggiornamento dei propri volontari, sia per gli aspiranti che per chi è già da tempo in servizio.
Il rapporto di collaborazione  tra ABIO e l’Ospedale  è formalizzato nella convenzione siglata dalle parti e l’operatività in reparto è regolata da linee guida, condivise e concordate, al fine di offrire un valido e costante supporto ai bambini e alle loro famiglie.

OBIETTIVO DEL PROGETTO
L’obiettivo anche a Gravedona è prendersi cura di bambini e adolescenti ricoverati e dei loro familiari come Abio Como fa da 36 anni negli ospedali dove opera. Vista anche la carenza ormai cronica di risorse umane, con gli operatori sanitari spesso oberati, il servizio va in qualche misura a essere un supporto indiretto anche ai medici e al personale sanitario sollevandoli da alcune attività che non sono di competenza medica.

ATTIVITÀ
Tre ore di servizio, per il momento tre pomeriggi la settimana, che si vogliono presto estendere a 6. Per farlo Abio ha bisogno di inserire altri volontari, infatti a novembre partirà un nuovo corso di formazione a cui si auspica la partecipazione di uomini e donne della zona da affiancare alle volontarie già in servizio.

Le volontarie in tirocinio da giugno hanno già fatto passi da gigante e questo grazie al lavoro svolto dalle tutor che le affiancano nel tirocinio. La coordinatrice del gruppo di Gravedona sarà la figura di raccordo con il Direttivo dell’associazione, in particolare con i consiglieri con delega alla formazione e al settore volontariato.

Le volontarie in tirocinio hanno già contribuito a promuovere l’annuale Giornata Nazionale ABIO 2024; in Novembre parteciperanno anche alla giornata di formazione sul gioco, tutte iniziative che consentono loro di acquisire gradualmente tutte le conoscenze sulle attività da mettere in campo in reparto per allietare i ricoverati ed entrare nel tessuto della sede locale a pieno titolo e diventare delle vere professioniste del volontariato.

 

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