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satira

“Da quando c’è LVI le Nord arrivano in orario”. Tutti pazzi per Rapman tra miracoli e Mobilificio Minghetti

“…Rapinese prese la Ticosa, la spezzò, la diede ai suoi discepoli e disse…”.

E’ incontenibile la Rapinesemania a Como tra cronache adoranti, articoli epici, aneddoti leggendari, primi momenti di preghiera collettiva in piazze e quartieri. Ha oggettivamente compiuto un’impresa storica “Alessandro I° Mazzanti Vien da via Volta”, anche se nei suoi confronti sta forse un filo sfuggendo di mano l’entusiasmo tra redazioni, bar, piazze e social network. Qualche esempio.

Negli ultimi giorni, spulciando la stampa, si sono potuti leggere passaggi simili: “La sua presenza però non è sfuggita ad alcuni residenti […] Anche chi era di passaggio in quel momento in bici ha visto il neosindaco a bordo strada e si è fermato […] Già nei giorni scorsi ogni volta che è uscito dal suo ufficio di via Volta o dal Comune, Rapinese è stato fermato da tantissimi cittadini”. O ancora: “La pacatezza con cui Rapinese si è presentato da vincitore ha un po’ felicemente spiazzato tutti”, “Rapinese ha fatto della moderazione e dell’eleganza istituzionale la sua nuova cifra”. Mettiamo tutti le mani a cuore e accendiamo la torcia degli smartphone?

Al Mercato Coperto, pare che da giorni sia in corso una veglia di ringraziamento di Confesercenti per la moltiplicazione dei pani, dei pesci e degli Anzaldi. Ma non solo, i violini suonano ovunque. Il Rapinese iracondo, pugnace e arcigno che si è conosciuto in 18 anni di vita pubblica ora è diventato “gentile”, “ironico”, “disponibile”, “simpatico”, “cordiale”, in un crescendo senza fine: “magnanimo”, “elegante”, “sorridente”, “‘na botta gliela darei”, “canta benissimo”, “cucina anche meglio”, “Rapinese premier”, “l’ho visto volare!”, “da qvando c’è LVI le Nord arrivano in orario”. Dopo Batman, Rapman proietta la gigantesca “R” sulle notti sicure della città che dorme (lui no, la luce nell’ufficio è sempre accesa).

Nei bar di periferia si racconta che con la con la sola imposizione delle mani abbia fatto diventare Sagnino e Rebbio città murata, creato milioni di parcheggi sospesi sulle acque e spazzato via i vecchi bus inquinanti per sostituirli con grandi carri su cui salire in massa. Gratis.

In via Anzani, già si vendono solo Chinotto e Spuma. Dove un tempo regnavano degrado e videopoker, troneggiano Tombola e nonni hippy. Sono accertati i primi casi di evocazione: si narra che basti pensarlo per sette secondi e Rapinese compare a chiunque, da una nuvola di dodici piccoli Anzaldi, scalzo e in tunica bianca, pronto a dare carezze, posti bianchi omaggio e stadi millenari. C’è chi sostiene di aver già camminato sul lungolago – o direttamente sul lago, non è chiaro – dove da magnifiche aiuole spuntano ciuffi di capelli rossi. Il Monumento ai caduti s’è fatto crescere la barba.

Non manca qualche guarigione inspiegabile: Barbara Minghetti, ad esempio. Specializzata in tavoli già in campagna elettorale, l’ex sfidante ha superato lo sconforto, e grazie a lui ha messo su un mobilificio in Brianza e dimenticato la sconfitta. A Giordano Molteni, Rapman ha regalato una giunta giocattolo per passare ore liete in qualche sede dismessa di partito.

Insomma, la Rivoluzione Rossa è compiuta. I comaschi sono pazzi per il nuovo re. Che non è nudo, ma qualcuno lo sogna pure così.

E adesso basta chiacchiere. C’è Lipomo da annettere.

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16 Commenti

  1. Caro Gioele, il Sindaco ha dato delle scadenze precise sulle priorità da attuare. Alla prima che toppa sarò il primo ad andare a rompergli i maroni. La critica quando si amministra è una componente che viaggia in parallelo, quindi legittima. Ma non ha ancora riunito un consiglio comunale dai……..
    Lo so che è dura riprendersi dopo una tronata così, andate al mare a rifrescarvi un po’. Buona serata….

  2. Caro Gioele, non parlate con la pancia, fate ragionare la testa Avete preso un asfaltata a doppio strato, abbiate almeno la cortezza di aspettare a giudicare, invece con la vostra arroganza che vi contraddistingue non fate altro che fare i fenomeni. Non vi siete ancora ripresi dalla tronata che avete preso ???

    1. Caro Mario, infatti ho scritto “….aspettiamo qualche mese….”. A LVI non possono essere fatte critiche? Neppure fra qualche mese? Neppure sottovoce? Mah, non esageriamo…. 😊

  3. In fondo, ha solo vinto colui cui esperti mediatici e politicanti di professione davano del matto e dello sfigato. Prima regola in politica, se non puoi batterlo, ricoprilo di m….

  4. Ci vorrebbe un Rapman all’opposizione perché se ci fosse LVI all’opposizione questa settimana di amoretti, bigliettini, sorrisini non sarebbe neppure iniziata e si sarebbe tramutata in una valanga di “..e allora ?!?”. Per esempio, i cestini del parchetto di Prestino sono già stati svuotati? Sicuri? E qualcuno ha idea di come telefonare al Sindaco? E, ancora, i controlli sulla movida in Piazza Volta sono stati attivati? E il divieto di vendere alcolici in via Anzani? E il progetto dei mille parcheggi? E i barboni li rimandiamo nei Comuni in cui risiedono o ce li teniamo in centro? Almeno i vigili li hanno sgomberati? Con questo caldo puzzano pure…Troppe promesse fatte, troppe sparate per attirare voti, troppa “sicumera” e troppo semplicismo per risolvere problemi complessi. Aspettiamo qualche mese, anche perché all’opposizione ci sono persone a modo, non c’è Rapman. LVI è al timone. Anche se, mi sa, che da Rapman a Rapinscina il passo sarà brevissimo e fra meno di un anno si sentirà perfino la nostalgia per il nostro “buon Sindaco”.
    Complimenti. L’ennesimo splendido articolo. Un bel leggere, grazie.

  5. Nei primi cento giorni mi aspetto nell’ordine:
    1- I vigili di Como guidati personalmente dal Sindaco con una brillante operazione strategica , riconquistano l’ospedale di San Fermo annettendolo al territorio comunale di Como
    2- Introduzione dello Ius Primae Noctis
    3 – Referendum per il cambio del nome della città in Alessandria Lariana o Rapinesa Comense
    4- verso il centesimo giorno incoronazione da parte del Cardinal Cantoni a Re

  6. Ha vinto LVI

    – Perché è riuscito a far credere che disordine e degrado si risolvono in una mezz’ora.
    – Perché è riuscito a far credere che marginalità sociale e disperazione si dissolvono facendole sparire sotto il tappeto (o infilandole in casa del vescovo). E tutti gli hanno creduto.
    – Perché è riuscito a far credere che il problema del traffico lo risolvi aumentando il numero dei posteggi. E smart city e digitalizzazione dei flussi sono cose da fighette di sinistra. E tutti gli hanno creduto.
    – Perché è riuscito a far passare il messaggio che passione e dedizione per la causa – la sua è totale – bastano di per sé; e che per anzianità di servizio gli si dovesse garantire un giro di ruota. E tutti gli hanno creduto.
    – Ha vinto lui perché ha fatto credere a tutti che da una parte ci fossero Como e i comaschi e dall’altra un circo di burattini manovrati da Roma o da Milano.
    – Ma ha vinto lui soprattutto perché di gente pronta a farsi carico del proprio pezzettino di responsabilità – pronta a prendersi cura di quello che gli sta intorno – in questi mesi di campagna elettorale ne ho vista bene poca.
    E allora meglio affidarsi a uno soltanto.
    Che tanto ci pensa lui. Che tanto ha detto che bastano 5 minuti.

    1. Niente paura! Sappiamo di poter contare su un’opposizione seria ed incisiva che si farà carico delle sue responsabilità e tra tavoli, tavolini e sgabelli farà il proprio dovere per una città sempre più smart.

    2. È giusto e anche legittimo avere pretese di un certo livello… Tuttavia a 3 giorni dal insediamento ufficiale direi che è un po’ presto, tuttavia ritengo giusto fare gli osservatori attenti …. Nel male e nel bene

  7. Capolavoro. È stato talmente issato in alto che la caduta non potrà che essere disastrosa. Ahinoi.
    Dietro di lui il nulla eterno. Assessori e consiglieri di bassissimo cabotaggio

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