Breve riassunto della crisi politica di giunta e del centrodestra a Palazzo Cernezzi (parte reale).
8 novembre 2017: Fabio Ferretti lascia Forza Italia e si trasferisce in Fratelli d’Italia; Sergio De Santis lascia la lista civica “Insieme per Landriscina” e passa in Fratelli d’Italia;
1 giugno 2018: Davide Gervasoni lascia la lista civica “Insieme per Landriscina” e passa in Forza Italia;
8 ottobre 2018: Patrizia Maesani si dimette polemicamente da capogruppo di Fratelli d’Italia ma resta in Fratelli d’Italia
15 ottobre 2018: Antonella Patera lascia Forza Italia e passa al gruppo misto (forse prima di passare a Fratelli d’Italia)
12 novembre 2018: su richiesta di Forza Italia, l’assessore Amelia Locatelli si dimette da assessore (restando in Forza Italia); il capogruppo di Forza Italia Antonio Tufano lascia Forza Italia e passa al gruppo misto (forse prima di passare a Fratelli d’Italia) e l’assessore di Forza Italia, Franco Pettignano, si dimette da assessore, lascia Forza Italia e annuncia il passaggio a Fratelli d’Italia.
Fa già ridere fin qui, ed è tutto vero. Vediamo le proiezioni per le prossime settimane (parte irreale).
18 novembre 2018: Forza Italia lascia in blocco Forza Italia e fonda un nuovo partito: Forza Italia. Che, però, si dissocia.
20 novembre 2018: per gestire l’afflusso di esponenti in arrivo da altri partiti, Fratelli d’Italia inaugura le sezioni cittadine “Italiani nel mondo”, “Zii di Camnago”, “Amori di un’estate”
25 novembre 2018: la lista civica “Insieme per Landriscina” per mascherare meglio le migrazioni verso altre sigle, cambia nome e si ribattezza in “Qualcuno per Landriscina”. Già pronto anche il nome in caso di ulteriore deterioramento della situazione: “Landriscina per Landriscina, ma senza impegno”.
30 novembre 2018: in un delirio di onnipotenza, per mezz’ora Fratelli d’Italia annette a Palazzo Cernezzi la Prussia, la Jakuzia e un paio di Mac Donalds. Ma era solo il partitone al Risiko Fascista di Giorgia Meloni.
3 dicembre 2018: grave fraintendimento tra maggioranza e opposizione sul metaforico termine “cambio di casacca”. Elena Negretti si presenta in aula in elegante cardigan su camicia fantasia modello Fanetti, che a sua volta indossa vezzoso vestitino a fiori maliziosamente scollato.
9 dicembre 2018: la crisi di Forza Italia deflagra. Ci si divide in due correnti: “Forza” e “Italia”. Il neocapogruppo Enrico Cenetiempo pronuncia discorsi usando soltanto le vocali, Luca Biondi per ripicca ricorre soltanto alle consonanti. Il partito diventa un gioco in scatola per bambini, con le lettere da unire per formare brevi frasi senza senso compiuto
12 dicembre 2018: si scopre il segreto della compattezza leghista. I consiglieri sono stati prodotti in Cina e importati con Lucie di compensato, senza pile. Salvini va su tutte le furie.
18 dicembre 2018: solo per vedere l’effetto che fa, Pettignano passa nel Pd, in Civitas e nella Lega tra le 11 e le 14. Poi passa e basta.
23 dicembre 2018: Patrizia Maesani si autoproclama imperatrice della Libera Repubblica di Congo&Civiglio. Poi inizia a contestarsi ferocemente, incolpando a intermittenza il Congo o Civiglio.
Natale 2018: sotto l’albero, il sindaco fa trovare a tutti i consiglieri di maggioranza giacche di ogni foggia e partito, cucite a mano dagli elettori. Elena Maspero nel frattempo è stata eletta “Miss Delibera”, unico voto contrario Anna Veronelli
28 dicembre 2018: alleanza a sorpresa tra l’ex forzista Tony Tufano e Franco Brenna della civica. Nasce il gruppo “Ostriche, Astrattismo e Su le mani! per Como”.
31 dicembre 2018: Capodanno in piazza per il centrodestra con Trenino do Brasil riappacificatore. Marco Galli tenta il bagno nella Fontana vuota di Camerlata e si ferisce. Piccola zuffa con Vincenzo Bella, finita a tarallucci ed emendamenti.
1 gennaio 2019: una maggioranza forte e coesa si ripresenta in consiglio dopo la crisi. Alessandro Rapinese è sindaco da 3 settimane. A posto così.
5 Commenti
Immagino abbiate passato un’ottima serata, dateci il umero del vostro fioraio, erba e fiori dall’effetto spettacolare!
Caro Lele,oggi domenica, per noi credenti è il giorno dedicato alle letture dei Profeti.
Spero che le tue profezie, ancorché illuminate, siano “sbagliate in patria” perché noi poveri “credenti” cittadini, perderemmo l’uso del senno votando PD e/o peggio, spenderemmo due euro per votare…
è il gioco della peppa tencia ; soundtrack: EELST , servi della gleba.
6 Gennaio 2019: Traglio, Nessi e Aleotti in abiti da Re Magi, accorrono a Palazzo Cernezzi portando in dono al neo Sindaco Rapinese la riapertura di Piazza Roma, una videocamera per trasmettere le sedute del consiglio e le chiavi dei nuovi bagni in Piazza Martinelli.
Le feste sono finite!
Ho letto con attenzione !!!!
Interessante questa situazione politica ….nell’indifferenza di molti comaschi !!!!
Non ho letto ancora il partito verso cui tutti questi …TUTTI !!!!
dovrebbero transitare amorevolmente senza litigi interni quello del
ANDATEVENE A CASA INCOMPETENTI !!!!