In Lombardia le lezioni in presenza riprenderanno il 7 gennaio ma soltanto al 50% “per garantire sicurezza agli studenti della Lombardia”. La decisione è stata formalizzata in un documento inviato al governo da Regione Lombardia, Comuni capoluogo, Anci, Upl e Ufficio scolastico regionale. Non si arriverà, insomma, al 75% di cui si era parlato fino a pochi giorni fa.
All’incontro di oggi hanno partecipato gli assessori regionali Melania Rizzoli (Istruzione, Formazione e Lavoro), Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile) e Massimo Sertori (Enti locali, Montagna e piccoli Comuni).
“Sul fronte trasporti – fanno sapere da Palazzo Lombardia – è stato rimarcato che la percentuale dei passeggeri al 50% è riferita alla effettiva capienza disponibile e non esclusivamente ai posti a sedere”.
I partecipanti all’incontro hanno tutti convenuto che la percentuale del 50% è cautelativa. Con l’obiettivo dichiarato di arrivare gradualmente, ma sempre e comunque garantendo il rispetto di tutte le norme di sicurezza contro il Coronavirus, al 75% degli studenti presenti in aula.
Un altro punto condiviso, per lo svolgimento in sicurezza delle lezioni della scuola in presenza, lo scaglionamento degli ingressi e delle uscite degli alunni dagli edifici scolastici.
Sul fronte trasporti, l’assessore Claudia Maria Terzi ha rimarcato che per garantire sicurezza sui mezzi di trasporto la percentuale dei passeggeri deve restare al 50%, sottolineando che “per 50% non si intende la metà dei posti a sedere, quanto invece la metà della capienza disponibile, che include anche i posti in piedi”
Stando alle prime stime, ancora provvisorie, sarebbero necessari fondi per 100 milioni di euro al fine di garantire il necessario distanziamento sui mezzi di trasporto e il loro conseguente potenziamento.