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Cultura e Spettacolo

Più famoso di Bob Dylan e Zambrotta. 2mila anni di Plinio: ‘il Vecchio’ è un supergiovane

Pensate a una persona qualunque: uno studente, un turista un comasco qualsiasi o anche voi stessi (a meno che siate latinisti o appassionati di cultura classica, se no non vale).

E ora pensate all’idea di un Bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio, che cadrà nel 2023/2024 (un’eternità per la generazione del tutto e subito in un click) e sono sicura che pochi di voi, senza offesa, potrebbero trovare entusiasmante (sulla carta) una celebrazione di questo tipo.

Ma vi dicessero che Plinio il Vecchio viene prima di Bob Dylan nella classifica (stilata dal MIT Media Lab di Boston) dei personaggi più cliccati sulle pagine Wikimedia del mondo?

E che, tra i personaggi comaschi, è al primo posto battendo Zambrotta (e ci sta) ma anche Volta e il nipote Plinio il Giovane? E che gli scritti di Plinio potrebbero aver ispirato, oltre a Umanesimo e Rinascimento (e dite niente?) anche le pagine di Frankenstein?

Gianluca Zambrotta – Wikimedia Commons

Ecco, oggi la presentazione che si è tenuta in Comune per presentare le Celebrazioni per il Bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio ha stravolto, almeno nelle premesse, le aspettative un po’ da “topo di biblioteca” fin dalle parole dell’Assessore all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia Stefano Bruno Galli.

L’assessore, nell’attesa di incontrare prossimamente il Ministro Bonisoli (per capire se costituire un comitato nazionale o regionale), ha invitato “il futuro comitato a esplorare nuove forme di fruizione della cultura che vadano oltre il convegno o la riedizione delle opere in cui spesso si cade nel caso di figure legate al mondo classico”

“Abbiamo bisogno – ha detto Galli – di dare fisionomia alle comunità territoriali e questa comunità ha prodotto un personaggio di grandissima levatura come Plinio il Vecchio. Questa è un’occasione importante da cogliere”.

Per poter raggiungere questo obiettivo – ha ricordato Franco Brenna, capogruppo della Civica “Insieme” che oggi ha fatto da padrone di casa nelle vesti di Presidente della Commissione Cultura del Comune di Como – occorre una sinergia di forze per sviluppare un’idea di città ben precisa che vada anche oltre il nostro territorio fino ad arrivare ad un sistema dei laghi”.

Ma, oltre a Regione e Comune, quali sono le forze in campo in questo progetto? E quali le proposte?
Prima tra tutte la Fondazione Volta che, come precisa il Presidente Luca Levrini, “si propone di essere coordinatore con gli enti territoriali e le realtà culturali stimolandole ad inserire negli eventi già in calendario degli elementi di richiamo a Plinio il Vecchio aderenti alle proprie attitudini”.

Già dall’anno prossimo, inoltre, la Fondazione porterà la figura di Plinio (insieme a quella di altri illustri comaschi) nelle scuole di Como con l’obiettivo di stimolare nei giovani il senso di appartenenza alla città.

Levrini, inoltre, ha svelato un’altra novità per il 2019: “Il professor Gianni Iacovelli, Presidente della Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria di Roma, ci ha concesso la possibilità di portare a Como il (presunto) teschio di Plinio in occasione di una mostra che potrebbe rappresentare anche l’occasione per un dibattito sulla sua effettiva paternità”.

Ruolo importante anche quello dell’Accademia Pliniana perché, come ha ricordato il Presidente Massimiliano Mondelli: “Il mondo è ben consapevole dell’apporto dato da Plinio alla cultura occidentale (suo il riferimento, citato prima, al ruolo di Plinio nella cultura umanista e rinascimentale Ndr) ma Como, dopo le celebrazioni del ‘79/’80 sembra averlo dimenticato”.

L’Accademia Pliniana ha in programma progetti già a partire dal prossimo 29 ottobre con una Lectio magistralis (organizzata con Parolario) del professor Nicola Gardini dell’Università di Oxford il professor al Teatro Sociale.

L’Associazione Sentiero dei Sogni, rappresentata da Pietro Berra (a cui si deve l’insolito racconto di Plinio protagonista delle classifiche del web), invece ha in programma, oltre alle Passeggiate Creative, la stampa della mappa della Lake Como Poetry Way (di cui fanno parte anche i Plinii), l’implementazione della presenza dei Plinii e di Como su Wikipedia, sulla guida turistica free Wikivoyage e nell’archivio fotografico mondiale Wikimedia Commons.

Tra il 16 e il 18 novembre, inoltre – ha raccontato Berra – presso l’Università dell’Insubria si terrà una convention di Wikimedia Italia e Svizzera con una conferenza di Chiara Milani dedicata a Plinio e una visita degli specialisti internazionali di Wikimedia alla biblioteca di Como che custodisce alcune preziose copie della Naturalis Historia”.

Un intervento di  Berra sull’influenza che Plinio il Vecchio ha avuto sul capolavoro di Mary Shelley, Frankenstein, verrà inserito nel catalogo di Noir in Festival 2018 e raccontato in un percorso alla scoperta dei misteri del Lario dedicato agli ospiti dello stesso festival, che si terrà l’8 dicembre.

“Stiamo inoltre lavorando – conclude Berra – sulla concreta possibilità di creare il Parco Letterario dei Plinii che entrerà nella rete dei 23 Parchi Letterari Europei”.

Infine, Lanfredo Castelletti, ex direttore dei Musei Civici e consulente del Laboratorio di Archeobiologia, ricordando l’importanza di Plinio nello studio delle biodiversità in botanica, ha illustrato il progetto di valorizzazione dell’orto botanico del Museo Archeologico.

“Dal 2001 – ha speigato – questo piccolo orto affianca la sezione Romana del Museo Archeologico. Viste le sue dimensioni modeste, pur non snaturandone l’identità, vorremmo dandogli un aspetto più estetico che botanico realizzando, nel contempo, un nuovo orto presso la villa del Grumello. Qui presenteremo al pubblico in maniera più ampia le piante annuali curative, ornamentali e alimentari citate da Plinio nella Naturalis Historia”.

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