Con la sconfitta di ieri sera contro l’Inter si è ufficialmente chiusa la stagione del Como. E’ stata un’annata assolutamente positiva e ricca di sorprese. I lariani, infatti, dopo un avvio di campionato difficile hanno cambiato passo nel girone di ritorno, anche grazie agli innesti del mercato di gennaio, e hanno conquistato con pieno merito il decimo posto.
Ecco il pagellone di fine stagione dei giocatori del Como:
PORTIERI
- Butez 7: arrivato nel mercato di gennaio, ha dato al Como quella sicurezza tra i pali che a inizio stagione era mancata. E’ stato decisivo in moltissime partite, blindando la porta con grandi interventi e diversi miracoli. Si è meritato la conferma anche per il prossimo anno.
- Reina 5: nella sua ultima stagione della carriera non è stato per nulla impeccabile. Si è alternato con Audero ad inizio campionato, ma non ha mai dato garanzie al reparto arretrato dei suoi. Ha commesso diverse sbavature grossolane senza mai dare l’idea di poter essere impattante con la sua presenza tra i pali.
DIFENSORI
- Dossena 6: da un giocatore che aveva già militato in Serie A ci sia attendeva qualcosa di più. Ha alternato grandi prestazioni a partite disastrose, finendo per perdere il posto da titolare. Il Como, con la coppia Kempf-Goldaniga, sembra aver trovato la quadra difensivamente.
- Kempf 6.5: dopo un girone d’andata caratterizzato da qualche errore di troppo, è salito di livello nella seconda parte della stagione. Ha disputato diverse gare in maniera impeccabile, diventando il perno del reparto arretrato. La sua esperienza è stata utilissima ed ha aiutato il Como in moltissimi frangenti.
- Goldaniga 7.5: è stata una delle piacevoli sorprese della stagione del Como. Sulla carta avrebbe dovuto fare panchina, ma, grazie a tante apparizioni positive, si è preso la titolarità. Ha giocato un’ultima parte di stagione fenomenale, risultando invalicabile in più di qualche circostanza.
- Van Der Brempt 6: ha giocato tanto durante la prima parte di stagione, salvo poi finire un po’ indietro della gerarchie a causa anche di diversi stop fisici. Quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto il suo. Non si può non dargli la sufficienza.
- Smolcic 6: arrivato dal Rijeka a gennaio, ha giocato 6 partite di fila titolare facendo molto bene. Dopo il rigore causato contro il Venezia, però, è stato rimpiazzato da Vojvoda che ha giocato una super ultima parte di stagione. E’ sicuramente una buonissima riserva.
- Vojvoda 7: dopo qualche panchina ad inizio esperienza con il Como, è diventato un titolare inamovibile. Ha chiuso la stagione con nove partite di fila dal 1′ minuto, tutte giocate alla grandissima. Oltre ad essere completo in fase difensiva, ha anche mostrato grandi cose in fase di spinta, fornendo qualche assist e siglando un golazo contro il Monza.
- Alberto Moreno 5.5: non è stata una stagione indimenticabile per lo spagnolo. E’ stato fermato, come suo solito, da qualche acciacco muscolare e ha messo in mostra tutti i suoi limiti dal punto di vista difensivo. Ha sfornato qualche buona prestazione che però non gli può valere la sufficienza piena.
- Alex Valle 6.5: è entrato con grande personalità nel mondo Como. Ha fatto vedere tutte le sue doti da terzino moderno, risultando sempre un punto fermo dello sviluppo della manovra dei lariani. Tutto ciò gli è valsa la conferma anche per l’anno prossimo.
CENTROCAMPISTI
- Sergi Roberto 5.5: non ha rispettato del tutto le aspettative che c’erano su di lui ad inizio anno. E’ stato spesso ai box per problemi fisici e non è mai riuscito a giocare con continuità nel “nuovo” Como del girone di ritorno.
- Da Cunha 8: entra – un po’ a sorpresa, forse, ma a mani basse – nella top tre stagionale del Como. Ha cominciato la stagione da esterno di riserva, ma dalla trasferta di Genova è cambiato tutto. Fabregas lo ha adattato come interno di centrocampo e la sua stagione è svoltata. E’ diventato uno dei più forti interpreti in quel ruolo del nostro campionato ed ha illuminato, con le sue giocate, palcoscenici come San Siro. Ora è un punto fermo del Como.
- Caqueret 7.5: vedendo il girone di ritorno fenomenale che ha giocato ci si può chiedere perchè il Lione lo abbia venduto. Ha svoltato il centrocampo lariano a suon di colpi da illusionista e numeri da giocoliere. Nelle ultime partite si è anche sbloccato sotto porta. Ci si aspetta di vederlo una stagione intera con questa maglia.
- Perrone 7: si è adattato con grande personalità ad un campionato difficile come la Serie A. E’ stato il vero cervello del centrocampo comasco e difficilmente ha sbagliato una partita. Tutto questo lo ha portato alla convocazione in nazionale argentina.
- Engelhardt 6: è stato protagonista nella prima parte di stagione, adattandosi anche come terzino. Ha siglato un gol del derby con il Monza ed ha sempre fatto il suo quando Fabregas lo ha chiamato in causa. Nella seconda parte di stagione è diventato un panchinaro molto affidabile.
ATTACCANTI
- Fadera 6.5: ha giocato con continuità nel girone d’andata, salvo poi finire essere relegato in panchina anche causa dei grandi innesti di gennaio. E’ sparito dai radar dopo il rosso contro il Bologna, dopo aver disputato una buona prima parte di stagione. Si è messo in luce grazie ai suoi spunti anche se è stato spesso frenato dall’imprecisione negli ultimi metri di campo.
- Ikone 6.5: a Como sembra aver trovato la sua dimensione. Si è riscoperto quel giocatore frizzante ed imprevedibile che era ai tempi del Lille. Ha disputato diverse grandi partite ed ha firmato anche due gol che hanno aiutato i suoi nel finale di stagione.
- Gabrielloni 6.5: ha giocato pochissimo, ma tutti hanno ancora in mente quel gol da attaccante vero messo a segno sotto la curva in pieno recupero contro la Roma. Solo quella prestazione gli vale un bel voto alla stagione.
- Douvikas 6: l’attaccante greco è ancora tutto da scoprire. Da oggetto misterioso nelle prime partite del ritorno, si è ritagliato il suo spazio grazie ai gol contro Empoli e Torino. Ha però troppo spesso alternato partite da immarcabile a prestazioni un po’ opache.
- Cutrone 6.5: 7 gol in campionato non sono un brutto bottino, ma il capitano lariano non ha convinto del tutto. Ha disputato un buon girone d’andata, ma si è bloccato nel nuovo anno. Spesso, inoltre, è stato un deficit evidente nella manovra offensiva del Como. Sufficiente, ma non di più.
- Strefezza 7: è un giocatore con colpi eccezionali. E’ stato uno dei punti di riferimento stagionale e difficilmente ha steccato una partita. Ha chiuso con 6 centri e 4 assist, salendo di tono nelle ultime gare di campionato.
- Nico Paz 9: pensare che quella di ieri contro l’Inter è forse stata la sua ultima partita con la maglia del Como fa male. Si è fatto amare dai tifosi comaschi dal primo pallone che ha toccato ed ha stregato tutto il nostro campionato. Ha incantato il Sinigaglia con giocate da fenomeno e si è preso con pieno merito il riconoscimento come miglior giovane della Serie A. Ha tutte le capacità e le caratteristiche per diventare uno dei giocatori più forti di tutto il mondo. Crack.
- Diao 9: il senegalese ha spaccato in due la Serie A. In 15 partite ha segnato 8 gol, cambiando completamente la faccia del Como. Per capirci ha gli stessi gol di Leao, Zaccagni e di Ndoye e più gol di De Keteleare, di Yildiz e di Gudmundsson. E’ risultato immarcabile per praticamente tutte le difese ed è stato il vero game changer della stagione dei lariani. A differenza di Nico Paz, lui è tutto del Como. Bisogna cercare di coccolarlo e tenerselo stretto perchè le sirene dalle big europee non tarderanno ad arrivare.
MENZIONI SPECIALI
- Non bisogna dimenticarsi tutti quei giocatori che anche se per metà stagione o per pochi minuti hanno contribuito alla stagione fenomenale del Como. Facendo un breve recap, ecco tutti coloro che hanno vestito la maglia biancoblu in questa speciale annata, oltre a quelli già citati: Audero, Iovine, Sala, Barba, Felipe Jack, Mazzitelli, Braunoder, Alli, Lesjak, Cerri, Belotti, Verdi, Ali Jasim, Baselli.
ALLENATORE
- Fabregas 8.5: alla sua seconda stagione da allenatore, e alla prima in Serie A, ha fatto un lavoro eccezionale. Ha salvato il Como con largo anticipo dando una grande identità alla squadra. I suoi ormai giocano a memoria, trovandosi con semplicità e con tempi fenomenali. Se questa annata è stata l’antipasto, l’anno prossimo, con questo Como, ci sarà da divertirsi.