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Como, Katia Arrighi (CONI) contro Conte: “Lui a Roma nel suo castello dorato, venga a vedere palestre e piscine”

E’ un atto d’accusa colto e durissimo quello della delegata Coni per la provincia di Como, Katia Arrighi che non casualmente ha un titolo evocativo: “Ma tutto sto marciume dov’è?”.

Nel mirino in particolare la velata minaccia del premier Conte che pende su palestre e piscine, teoricamente “graziate” da chiusure e limitazioni con l’ultimo Dpcm ma osservate speciali per tutta questa settimana al fine di valutare se far calare la “mannaia” a brevissimo anche su questo tipo di impianti.

Ebbene, Arrighi non ci sta e affidando al profilo personale (senza parlare a nome del Coni, ndr) Facebook un lungo sfogo attacca la genericità delle affermazioni del presidente del consiglio, arrivando a paragonarlo a Luigi XVI per la distanza dalla realtà.

Di seguito, l’intervento integrale della delegata Coni per la provincia di Como.

MA TUTTO STO MARCIUME DOVE È?

Non ho capito una cosa, sicuramente per stupidità mia ( perché se fossi furba leggerei le domande a Palazzo Chigi) ma, esattamente, tutti questi luoghi di sport che al Presidente del Consiglio dei Ministri ” Hanno detto che…”, sono fuori norma dove sono?

Io vedo decine di palestre, giro in piscine, frequento lo sport di base da anni ( non quello dei palazzi romani ma quello della gente del popolo) e nessuno “Mi ha detto che…”, ma lo vedo ogni giorno con i miei occhi: presidenti rispettosi delle regole, luoghi sanificati, posti puliti.

Ma lui o chi gliel’ha riferito dove accidenti li vedono tutti sti luoghi di sport che non rispettano le regole?

Dovremmo invitarlo a girare tutto il giorno fra palestre e piscine invece che lasciarlo laggiù a Roma chiuso nel suo castello dorato privo della capacità di vedere la realtà della gente perbene.

Il 14 luglio 1789 quando la Bastiglia fu rasa al suolo dalla folla affamata sul diario di Luigi XVI lui scrisse l’ avvenimento del giorno e scrisse ” RIEN”, che significa NIENTE. Viveva talmente staccato dalla realtà che neppure si era accorto della vita del popolo.

Dove sono tutti questi luoghi di sport malsani che non rispettano le regole?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

6 Commenti

  1. mi scusi ma la dott.ssa Arrighi ha ragione, Conte parla senza conoscere a fondo la materia.
    inoltre le palestre sono fonte di lavoro per molte persone, ci ha mai pensato?
    il problema non sono certo gli spogliatoi

  2. Ma non è che conte volesse andare a Muggiò ed ha trovato il deserto?
    Scherzi a parte ci sono luoghi ben peggiori delle palestre e piscine tenute bene

  3. Sbaglio o le palestre sono anche private? Comunque Conte ha parlato con buon senso: se i contagi aumentano è giusto stringere la corda. Negli spogliatoi non si possono verificare le distanze. Non bisogna sempre tirare l’acqua al proprio mulino: qui la gente muore, sig. Arrighi.

  4. A dire il vero molte delle disposizioni che limitano l’uso delle palestre e delle piscine e non consentono più gli sport di contatto, sono state anticipate dall’Ordinanza della Regione Lombardia di Venerdì. È stata organizzata, se non sbaglio, una manifestazione di protesta al Pirellone ieri e sono state promosse petizioni sul tema. Evidentemente anche chi ha tifato per i poveri Fontana e Gallera non lo ritiene sufficientemente credibili per muovergli critiche.
    In ogni modo, concordo con le perplessità. Sono stati fatti moltissimi interventi a prevenzione del contagio nelle palestre sia pubbliche sia private. Si tengono aperti locali che non hanno le minime norme di sicurezza, si tiene aperto per motivi economici il carrozzone dei campionati professionisti e si escludono dagli allenamenti i veri sportivi.

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