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Turismo

Venezia, il ticket di ingresso da 5 euro contro i turisti mordi e fuggi è realtà. Utile anche per Como?

Il dibattito si potrebbe riaprire subito, dopo un Natale decisamente in sordina e un gennaio con strade della vasca tra il deserto e il semideserto. In primavera, come ha ben scritto l’altro giorno Emanuele Caso (Godetevi la Como d’inverno che tra un mese è finita. La calata di trolley, turisti e code è già alle porte – ComoZero), Como tornerà infatti a ripopolarsi di turisti e di pullman, come da tradizione. L’effetto mediatico sul Lago di Como e le sue bellezze è ancora lontano da sgonfiare la sua bolla. La vicinanza con Milano, la Svizzera e soprattutto l’hub della Malpensa, Linate e lo scalo low cost di Orio sono garanzia di orde di turisti ancora per un bel po’.

Ma quanto traffico è in grado di sopportare Como? Quante code di turisti mordi e fuggi che ovviamente consumano negli esercizi pubblici locali, ma pure lasciano il segno al loro passaggio, in tema di pulizia e decoro urbano ad esempio, riesce a gestire la Città di Volta? Esiste un limite? E’ quello della capienza dei parcheggi, dei posti letto o dei coperti di ristoranti o bar, oppure forse ci si deve fermare un po’ prima?

Palazzo Cernezzi lo scorso anno aveva annunciato uno studio sui flussi turistici. Se ne sono un po’ perse le tracce, ma siamo sicuri che a breve arriveranno questi numeri. Altrove, intanto, c’è chi è già corso ai ripari. Ok i soldi della tassa di soggiorno, che si devono investire in opere viabilistiche o per migliorare la vita dei residenti, ma per chi non dorme a Como? Ecco così i primi ticket. Milano, ok, ma è una metropoli, lo fa da tempo con le sue Aree, la C del centro e la B che tira dentro pure Lampugnano. Ticket e divieto alle auto più inquinanti, a meno che non si dotino di “scatole nere”. Firenze ha messo una tassa sui pullman da alcuni anni. E, dalla prossima primavera, ecco l’esempio di Venezia.

Un ticket per tutti quelli che arrivano nella città lagunare di 5 euro, per i giorni di maggiore afflusso turistico. Già varato il calendario di 29 giornate, sono quelle dei ponti (non sopra i canali, ma della primavera e dell’estate).

Un deterrente economico per scoraggiare i turisti giornalieri ad affollare la città con gite che si concludono in poche ore. Il biglietto di 5 euro viene pagato da tutti i forestieri con almeno 14 anni, si tratta di un “contributo di accesso” dalle 8.30 alle 16. Sono esclusi residenti, studenti e lavoratori pendolari, chi va in laguna per competizioni sportive o visite mediche e chi si ferma almeno una notte a Venezia e che paga quindi già 3 euro di tassa di soggiorno (a persona per notte).

Con “Contributo di Accesso” – si legge sul sito del Municipio – ci si riferisce alla quota introdotta dal Comune di Venezia che dovrà essere versata dai visitatori occasionali, in alcune specifiche giornate del 2024, per poter accedere alla città antica di Venezia. Il primo giorno di pagamento? La festa della Liberazione il 25 Aprile, che diventi anche la Festa della liberazione del turismo mordi e fuggi? Dopo il 25 ecco il 26, 27, 28, 29 e 30 aprile, 1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 18, 19, 25, 26 maggio, 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29, 30 giugno e 6, 7, 13 e 14 luglio. Eccolo il calendario completo. Al mio tre scatenate i commenti e le riflessioni… Intoppi burocratici? Difficoltà di controllare i varchi? Sicuramente ci sono, ma se sono riusciti a risolverli in Laguna, siamo convinti che qualcuno sarà disponibile a passare il know-how anche agli uffici di Como.

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8 Commenti

  1. Follia solo a pensarlo, e impossibile nella pratica. Piuttosto, he facciano funzionare gli aliscafi che sono sempre rotti, che vendano i biglietti della navigazione con criterio, che aumentino i taxi, che mettano dei cessi (quelli ai giardini pubblici sono sempre chiusi), che regolino il traffico sulla via per Torno…

  2. Eh sì, perchè tenere sotto controllo i possibili varchi di entrata a Como (via Milano, via Borgovico/via per Cernobbio), via Briantea, via Madruzza, via Napoleona, via Bixio, via Torno, via per Brunate, via Rienza) è facile come farlo a Venezia, dove ci arrivi solo in treno o in vaporetto…

  3. Bene a condizione che si metta una tassa per i comaschi che escono da Como!
    Par condicio!!!!

  4. Diminuire il traffico nella convalle, rendere più appetibile il trasporto pubblico, fare qualcosa per evitare che la gente muoia facendo il bagno dove non può, proporre un calendario di eventi per i residenti che non hanno la casa a Bormio: ma siamo pazzi che idee sono!

    Far pagare un biglietto per entrare a Como: gran figata!

  5. Noi comaschi siamo un po’ confusi. Li vogliamo i turisti (e allora mettiamo la tassa su modello Venezia, che non è certo Como) o non vogliamo i turisti (cfr. articolo di cui al link)?
    Delle due l’una (temo di sapere quale, conoscendo i miei concittadini)
    Spoiler: la tassa “democratica” colpisce il facoltoso e il meno facoltoso allo stesso modo.

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