Gravedona guarda al futuro del turismo con fiducia, ma anche con consapevolezza. In un territorio spesso oscurato dalle località più note del ramo meridionale del Lago di Como, l’Alto Lago oggi si riscopre meta sempre più ambita, non solo per la bellezza paesaggistica, ma per un’offerta turistica più autentica e variegata. A raccontarlo è il sindaco Cesare Soldarelli, che sottolinea come il turismo sia in continua trasformazione, portando con sé opportunità ma anche nuove sfide.
“Quando si parla di Lago di Como si pensa subito a Bellagio o Varenna, ma qui, nell’Alto Lago, abbiamo qualcosa di diverso: la bellezza delle montagne, i percorsi escursionistici, la vela, il windsurf, e un patrimonio artistico unico con ben 14 chiese diffuse sul territorio, tra cui, a Gravedona, la popolarissima Chiesa romanica di Santa Maria del Tiglio e luoghi storici straordinari come Palazzo Gallio. È un’offerta che unisce lago e montagna, relax e sport”, ha spiegato il sindaco.
Il turismo a Gravedona ha radici lontane: già negli anni ’60 e ’70 il paese era meta di turisti nordeuropei, in particolare campeggiatori attratti dalla natura e dagli sport outdoor. Oggi, però, il turismo è cambiato. “Non si parla più solo di villeggiatura. Arrivano famiglie, coppie di giovani, con soggiorni più brevi ma distribuiti su una stagione più lunga, che va da Pasqua fino a ottobre inoltrato. Oltre agli olandesi e tedeschi, che sono sempre stati lo ‘zoccolo duro’, oggi vediamo un aumento importante di visitatori francesi”, ha raccontato Soldarelli.
Tra crescita e criticità
Ma non tutto è semplice. L’aumento delle case vacanza e dei bed & breakfast, se da un lato ha permesso un ampliamento dell’offerta di soggiorno, dall’altro ha generato problematiche per i residenti: aumento dei prezzi degli immobili e difficoltà nel trovare soluzioni abitative stabili per chi vive o lavora sul territorio. “Il turismo è una risorsa fondamentale per l’economia locale, ma va governato. Non possiamo permettere che l’overtourism comprometta l’equilibrio del territorio”, ha sottolineato il sindaco.
Altro tema caldo è quello dell’occupazione. “Il turismo oggi ha sostituito molte delle attività produttive tradizionali, come la storica ferriera di Dongo, che per anni aveva garantito lavoro. Ma oggi il problema principale è reperire personale per hotel, bar e ristoranti. Il lavoro stagionale, gli orari impegnativi e la concorrenza con la vicina Svizzera rendono tutto più complesso”.
Progetti per il futuro
Per rendere Gravedona ancora più attrattiva e migliorare i servizi, l’amministrazione ha messo in campo un progetto ambizioso: il recupero dell’area Serenella, oggi in stato di degrado, ma con un grande potenziale. “Stiamo lavorando per far partire entro fine anno il bando per la riqualificazione. L’idea è quella di creare un polo turistico con strutture alberghiere, una spa, ristoranti e un lido, in una delle aree più belle del paese, proprio alla foce del torrente Liro – ci ha anticipato Soldarelli – Ora la sfida è trovare investitori che credano in questo progetto”.
Non meno importante è il progetto di Palazzo Gallio, il maestoso edificio che domina il paese e che nelle intenzioni del Comune dovrà diventare un centro culturale di riferimento per tutto l’Alto Lago. “Se riusciremo a portare a termine entrambi i progetti (l’area Serenella e Palazzo Gallio, ndr) Gravedona potrà finalmente avere un ruolo di rilievo anche dal punto di vista culturale“.
Un turismo lento e consapevole
Per il sindaco Soldarelli, però, il vero segreto per scoprire Gravedona è un altro: prendersi il tempo per entrare in sintonia con il territorio e la sua gente. “Non siamo un luogo da turismo mordi e fuggi. Chi viene qui deve farlo con la voglia di scoprire un’autentica realtà di paese, fatta di cultura, natura, eventi. E soprattutto deve rispettarla. Non vogliamo orde di turisti che non si curano dell’ambiente e della cultura locale. Vogliamo un turismo consapevole e rispettoso”.
E per chi sceglierà Gravedona, il calendario estivo offre concerti, eventi culturali, manifestazioni sportive e serate musicali fino ad autunno inoltrato. Un’offerta che si inserisce perfettamente nella filosofia di chi sceglie l’Alto Lago: bellezza, tranquillità e autenticità.