Arte e storia
Tra mostre e castelli
Interessanti eventi culturali ospitati all’interno di splendide fortezze ricche di storia: ecco alcune occasioni in Nord Italia.
Riaprono le mostre, riaprono i castelli. Perché non approfittarne per visitare le une e gli altri insieme? Un’occasione che si può trovare in varie parti d’Italia. In questo articolo ve ne proponiamo una carrellata che tocca alcune località del Nord Italia.
Riaprono le mostre, riaprono i castelli
Partiamo dal Castello Sforzesco di Milano dove, fino al 25 luglio, si potrà visitare “El sur Carlo Milanes”, la mostra dedicata a Carlo Porta nel bicentenario della morte (1821-2021) che propone una scelta di libri, cimeli e documenti del poeta cantore del capoluogo lombardo, provenienti da istituzioni pubbliche e private, alcuni dei quali esposti per la prima volta. Carlo Porta non fu solo il miglior poeta della tradizione dialettale milanese, ma anche il più grande narratore in versi dell’Ottocento italiano: il primo a dar voce al popolo – servi, ciabattini, prostitute.
Ci spostiamo al Castello di Melegnano (MI) dove, fino a dicembre, è in programma “Grandi Melegnanesi”, la mostra dedicata a due noti artisti locali: il pittore Angelo Turin, del quale ricorre il ventesimo anniversario della scomparsa, e lo scultore Vitaliano Marchini, a cinquant’anni dalla morte. Le loro opere animano in modo speculare le colonne del Cortile d’Onore grazie a una art gallery a cielo aperto. Le opere di Marchini trovano spazio anche nella Sala degli Stemmi dove è presente la sua collezione permanente.
Restiamo in Lombardia e ci spostiamo in provincia di Brescia. Nel Castello di Desenzano del Garda, fino al 29 agosto 2021, si può ammirare la mostra “Picasso, ceramiche e incisioni” che abbraccia diversi aspetti della produzione artistica del pittore spagnolo e propone più di 30 opere ceramiche prodotte a Vallauris. Viene presentata, inoltre, la suite completa de “Le Celestine” costituita da 66 acqueforti, acquetinte e puntesecche eseguite nel 1968 da un Picasso ottantasettenne per illustrare l’opera di Fernando de Rojas, una delle più importanti della letteratura spagnola, che ha segnato la transizione dal Medioevo al Rinascimento. Completano la mostra la riproduzione integrale dei 42 disegni preparatori di Guernica posseduti dal Museo del Prado di Madrid, una serie di fotografi e d’epoca e una significativa collezione di Affiches.
Ci spostiamo al Castello di Rivoli (TO) per la mostra, inaugurata in questi giorni e che resterà aperta fino al 9 gennaio 2022, “A.B.O. THEATRON. L’arte o la vita” che indaga la figura di uno dei più importanti storici dell’arte, critici e curatori contemporanei, Achille Bonito Oliva. Raccoglie opere d’arte, documentazione di allestimenti, materiale d’archivio e una grande selezione di materiali televisivi gentilmente concessi da Rai Cultura/Rai 5 in collaborazione con Rai Teche. Tra i capolavori che si possono ammirare figura l’opera “Primo piano labbra” (1965) di Pino Pascali, “Lo Spirato” (1968-73) di Luciano Fabro o “Fountain” (1917-64) di Marcel Duchamp.
E ora andiamo al Castello di Udine dove da pochi giorni è stata inaugurata la mostra “Giovanni da Udine tra Raffaello e Michelangelo (1487 – 1561)” e resterà aperta fino al 12 settembre 2021. Qui, per la prima volta, viene riunito un cospicuo numero di raffinati disegni che, provenienti da diversi musei europei e da una collezione privata americana, confermano la sua proverbiale abilità nella rappresentazione del mondo animalistico vegetale e soprattutto di uccelli. Ciascuno degli ambiti della poliedrica attività di Giovanni da Udine è indagato in mostra attraverso stucchi, incisioni, documenti, lettere, libri e altri materiali. Inoltre le spettacolari sezioni dedicate alle stampe e ai disegni di architettura consentono di visualizzare i principali luoghi e ambienti in cui l’artista ha operato: dalla Farnesina alle Logge vaticane, da Villa Madama alla Sacrestia nuova di San Lorenzo a Firenze.
Concludiamo il nostro viaggio tra mostre e castelli a Ferrara, dove ci aspettano ben due importanti rassegne. Al Castello Estense, infatti, innanzitutto è stata prorogata fino al 2 settembre la mostra su uno dei maestri più ammirati della Belle Époque, “Boldini. Dal disegno al dipinto. Attorno alla Contessa de Leusse”, che indaga il tema della genesi del ritratto femminile, dal disegno al dipinto: il percorso è costruito attorno a un’opera depositata da un collezionista presso le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, la tela che ritrae la contessa de Leusse, realizzata quando Boldini risiedeva stabilmente a Parigi. Si concluderà, invece, il 29 agosto l’esposizione “Giovanni Battista Crema. Oltre il divisionisimo”, suddivisa in sette sezioni tematiche, che ripercorre la parabola artistica di uno dei più interessanti interpreti del divisionismo: dal socialismo umanitario degli anni giovanili, quando frequentava il cenacolo di Giacomo Balla, all’originale commistione di realismo e simbolismo della maturità.
Al Forte di Bard protagonista il Monte Cervino
Il Forte di Bard si conferma laboratorio sul clima che cambia. Il progetto “L’Adieu des glaciers”, viaggio alla scoperta della storia e dello stato di salute dei ghiacciai, continua con un focus dedicato al Cervino. La mostra “Il Monte Cervino: ricerca fotografica e scientifica”, dal 9 luglio al 17 ottobre, propone una narrazione fotografica tra passato e presente nell’area tra Plateau Rosa e l’Alta Valpelline. Più di 70 studiosi hanno collaborato ai contenuti. Tra i capolavori fotografici, le vedute realizzate a fine ‘800 da Vittorio Sella; le riprese di Armin Linke e Olivo Barbieri; foto della Conca del Breuil frequentata dai campioni del Bob e del Kilometro lanciato, da sportivi e vip come Mike Bongiorno. Esposte anche inedite immagini delle imprese di Bonatti, Destivelle, Burgada e Barmasse.